Dovrebbe celebrarsi il prossimo 11 maggio la ripetizione del processo all'ex-Dittatore egiziano Hosni Mubarak e ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori presso la Corte Criminale del Cairo-Nord; come già nel precedente processo, annullato in seguito a una richiesta di appello dello stesso Mubarak accettata nel caos politico-istituzionale di alcuni mesi fa, l'accusa principale e più grave elevata al suo indirizzo sarà quella di avere direttamente contribuito al processo decisionale che risultò nell'uccisione di circa 900 manifestanti durante i giorni più "caldi" della protesta popolare di inizio 2011, che eventualmente risultà nella caduta del suo regime.
Come già nel precedente processo, se riconosciuto pienamente colpevole di fronte alla Corte, Mubarak rischia secondo le leggi egiziane di incorrere nella pena capitale. Oltre a lui anche sei alti ufficiali delle forze di sicurezza e l'Ex-ministro degli Interni Habib Adly saranno sul banco degli imputati sottoposti alle stesse accuse.
La nuova data per il processo é stata scelta dopo le dimissioni del Giudice Mostafa Hassan Abdallah dalla Corte; nel procedimento precedente l'Ex-satrapo del Cairo aveva ricevuto una condanna al carcere a vita che era andata a sommarsi ai numerosi anni di prigione già inflittigli per reati amministrativi, di corruzione e di malversazione del patrimonio e delle risorse naturali del paese.
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