Una massiccia protesta popolare che ha dimostrato come, tra l'umanità brulicante del ghetto assediato di Gaza, tra le famiglie che ogni giorno rischiano la vita sotto i bombardamenti e i cannoneggiamenti sionisti, tra i lavoratori che combattono una quotidiana odissea per la sopravvivenza, tra tutti coloro, insomma, che non si sono presi "sbandate" per i petrodollari sauditi e qatarioti, il sentimento di solidarietà e lealtà verso l'Asse della Resistenza sia più forte che mai, ha accolto, contestandolo, l'imam wahabita egiziano Yousuf Qaradawi arrivato nella Striscia dietro invito dei traditori Marzouk e Mishaal.
Tra vessilli nazionali, di Hezbollah, Siriani e Iraniani, ritratti di Assad, Nasrallah, Ahmadinejad e Khamenei i Palestinesi leali di Gaza hanno fatto capire che il religioso del Cairo, con i suoi messaggi di 'solidarietà' ai terroristi takfiri mercenari presenti in Siria, non era affatto il benvenuto e che, proseguendo nel corteggiamento degli esponenti dell'Islam americano, fondamentalista a parole, ma poi complice dell'oppressione imperialista e sionista contro il Mondo Arabo e islamico, Hamas sta soltanto scrivendo la propria parabola di declino e condannando il proprio futuro, come fece Fatah accettando i fallaci 'negoziati' di Oslo.
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