La conquista di Qusayr e del suo hinterland, con la conseguente chiusura di tutti i canali di movimento e di rifornimento di armi, equipaggiamenti e munizioni che attraverso il confine libanese mantenevano efficienti le cellule terroriste wahabite sta causando fortissimi contraccolpi non soltanto nella parte occidentale della Siria, ma anche in province molto distanti.
Si hanno notizie di disperati combattimenti tra gli ultimi rimasugli dell'insorgenza mercenaria takfira e le trionfanti truppe di Assad in numerose località delle province di Homs, ma anche di Damasco, Idlib e Hama: il fatto che spesso questi scontri si concludano con il totale sterminio dei miliziani e la morte dei loro capi dimostra come a questi fanatici ormai non resti altra scelta se non quella di perire con le armi in pugno.
Scontri armati sono stati registrati ultimamente presso Salhiyeh, Masoudiyeh e Buwayda al-Sharqiya, vicino alle fattorie di Al-Rasas (tra Harasta e Douma), a Masraba e Babyla, e anche ad Al-Ziyabiyeh. Durante i combattimenti sarebbero stati uccisi i leader wahabiti Obada Dahdouh e Noureddin Najjar,
Samir Abdullhai e Omar Sallam, nonché il capo del Gruppo Ansar al-Furat, Taher Mandil.
Che dolce melodia per le mie orecchie.....GRAZIE MR.KAHANI
RispondiEliminaW L'ASSE DELLA RESISTENZA
Ad Al-Qusayr i terroristi sono stati imbottigliati, accerchiati, isolati, e dopo aver rifiutato un ultimatum, distrutti. Un operazione da manuale. Ora con il confine con il Libano sotto controllo, i generali Siriani potranno impegnarsi a nord, nell'Hinterland di Homs e ripulire l'area senza troppi pensieri, per poi passare a sigillare il confine con la Turchia, e chiudere cosi i confini piu porosi, quelli con il Libano e la Turchia, dai quali passava la maggior percentuale di terroristi ed equipaggiamenti.
RispondiEliminaAlmeno la Siria non finisce come la Libia,anche se il paese è distrutto e ci vorrà molti anni per riprendersi da questa sanguinosissima guerra civile..
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