Forze di sicurezza egiziane hanno arrestato altri quindici dirigenti della Fratellanza Musulmana, completando così la 'decapitazione' del movimento iniziata questa settimana a partire dai massimi gradi (sono stati arrestati tra gli altri il leader Mohamed Badieh e il suo vice, Khairat al-Shater).
Anche a questo motivo si può imputare, in parte, il 'flop' registrato dalle manifestazioni annunciate per la giornata di ieri dalla Fratellanza: quello che doveva essere, nelle intenzioni, "Il Venerdì dei Martiti" si é concluso senza eventi clamorosi, con appena una vittima in scontri di piazza a Tanta, cittadina nei dintorni del Cairo.
Sembra che finora siano oltre 2000 gli appartenenti all'Ikhwan finiti nelle carceri egiziane; la maggior parte di essi, appunto, erano leader e dirigenti di alto e medio grado. Intanto, dopo la sua scarcerazione l'Ex-presidente Hosni Mubarak é stato messo agli arresti domiciliari in attesa che venga richiamato di fronte ai tribunali che devono ripetere il processo per concorso in omicidio per le vittime di gennaio e febbraio 2011.
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