Uomini armati di lanciarazzi e fucili automatici hanno teso un'imboscata a due pullimini di poliziotti fuori servizio che si stavano recando verso Rafah, nel Sinai egiziano vicino al confine con Gaza, sparando granate contro i veicoli e costringendoli a fermarsi. Una volta fatti scendere i passeggeri, circa due dozzine, gli aggressori li hanno falciati senza pietà lasciandoli a terra ai margini della strada.
La strage é addirittura più sanguinosa di quella commessa il sette agosto 2012, probabilmente a opera di agenti del Mossad, che era costata la vita a quindici guardie di confine. L'evento di sangue é stato preso a pretesto dalle autorità egiziane per chiudere ancora a tempo indeterminato il varco di confine di Rafah verso la Striscia di Gaza, dopo che ieri per appena quattro ore, era stato riaperto.
Ho letto ora sull'irib che l'arabia saudita e gli altri stati del golfo sono pronti ad aumentare i fondi monetari ad al sissi in caso l'UE bloccasse i suoi di aiuti economici all'egitto...bene bene, l'egitto è pronto a tornare grande alleato dell'arabia saudita grazie alla guida del generale al sissi, figura dotata di grande disciplina e intelligenza politica, che ripristinerà l'ordine in egitto alla facciaccia degli ikhwan, di hamas e del loro padrone iraniano e degli stati uniti che hanno dato l'oro a Morsi e alla sua cricca fallita...e nel frattempo pare che mubarak se ne esca dal carcere e che anzi gli verranno restituiti i gradi militari di generale.
RispondiEliminaCommento stupido e inutile come tutti i tuoi altri, i Sauditi sanno solo tirare fuori soldi che derivano dalla vendita di petrolio che usurpano alla minoranza sciita dell'Est del paese, non sanno costruire niente, non sanno produrre niente, sono il classico esempio di dinastia di cammellieri arricchiti dal petrolio che torneranno a mangiar cavallette quando lo finiranno
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