Mentre l'attenzione internazionale si concentrava sulla Siria e sull'iniziativa diplomatica russa che sembra aver 'rotto' il conto alla rovescia americano verso un possibile attacco militare unilaterale contro la Repubblica Araba un nuovo importante sviluppo coinvolgeva Mosca e il Cairo che, nei postumi dell'intervento della giunta militare di Al-Sisi che ha interrotto la stagione al potere della Fratellanza Musulmana sembrano destinate a vedere i loro interessi coincidere sempre più.
"In Egitto c'è la volontà da parte di alcune 'forze esterne' di creare la stessa situazione adesso stante in Siria...l'esercito, i membri del nuovo governo e il generale delle forze armate egiziane Abdel El-Sissi sono nelle mire assassine di terroristi estremisti reclutati nell'ambito dell'Ikhwan e finanziarti e armati da una potenza straniera".
Questa l'informativa 'scottante' passata dagli 007 del Cremlino ai loro colleghi del Mukhabarat egiziano, ulteriori dettagli suggeriscono che gli attentati in preparazione contro Al-Sisi e colleghi dovrebbero vedere l'impiego di lanciagranate a razzo del tipo ampiamente a disposizione dei miliziani estremisti collusi con l'Ikhwan.
Il nome preciso dello Stato 'sponsor' di questi possibili attentati non é filtrato ma non sarebbe difficile identificarlo o col Qatar (tradizionale sostenitore dei Fratelli Musulmani) o addirittura con l'Arabia Saudita recentemente scontentata dalle posizioni filosiriane assunte da Al-Sisi.
In egitto può anche prendere il potere il clone di assad ma ai sauditi non importa niente. L'importante è che stia al potere qualcuno che non sia l'ikhwan e le sue emanazioni politiche. Ovviamente lo stato sponsor è il qatar o al massimo la turchia.
RispondiEliminaNon ne sarei così certo, gli egiziani sicuramente si incazzeranno come coccodrilli e dice il saggio, egiziano incoccodrillato saudita sbranato.
RispondiEliminaIl responsabile saudita della sicurezza Bin caz bush ha fatto la pipì furi dal vasetto andando a minacciare personalmente V.V.Putin a Mosca di guastare le feste nel Caucaso ed a Sochi, ora se c'è un argomento che manda letteralmente in bestia Santa Madre Russia ed arriva a far accendere i "booster" dei missili è una minaccia ai confini meridionali caucasici.
Prima o poi ai sauditi verrà messa la faccia nel vasetto con cacca e pipì e saranno costretti a inghiottire tutto, d'altra parte con i religiosi teste di cazzo che si ritrovano asserviti ai gerontocrati di Riad ci sarà una dichiarazione che dirà che merda e piscio solo halal, della serie inghiotti e taci.
Ivan
Ben detto fratello. Viva la Siria libera.
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