In quella che molto probabilmente é una esclusiva assoluta per il pubblico italiano PALAESTINA FELIX é orgogliosa di presentare la ricostruzione più fedele degli snodi cruciali della sfida in alto mare che ha deciso la sorte della crisi siriana decretando la disfatta delle ambizioni belliche del fasullo 'Nobel per la Pace' Obama e l'ennesima prova della grandezza politica di Vladimir Putin, leader deciso e vincente tanto in guerra quanto in diplomazia.
Il momento chiave delle sorti della Siria si é consumato, secondo le nostre fonti libanesi, tra il momento dell'abbattimento dell'aereo e dei quattro missili da crociera americani e quello dell'intercettazione e della caduta in mare dei due vettori balistici che con una giustificazione posticcia e poco credibile il governo del regime ebraico di occupazione ha attribuito a improbabili 'manovre missilistiche' con gli Usa, non annunciate né conosciute in precedenza.
In realtà i due missili in questione facevano parte di un secondo 'test di penetrazione' delle difese aeree siriane tentato dalla NATO per volontà degli Usa dopo la totale 'debacle' del primo, conclusosi con la perdita del 100 per cento delle forze impiegate.
I due vettori sarebbero stati lanciati da posizioni distantissime rispetto a quelle impiegate per il primo test, in maniera da cercare di negare ai radar delle navi russe nelle acque davanti alla Siria di poter notare le evidenti tracce di lancio e tentare quindi di far 'scivolare' sotto il loro naso le due piccole tracce radar di missili che volavano a bassa quota, per poi entrare nello spazio aereo siriano.
Ma nemmeno questo é bastato.
Le unità di Mosca hanno prontamente avvistato i due oggetti e hanno subito avvisato Damasco e il Presidente Assad, dal Cremlino é partita quindi una nota di fuoco a Washington che ribadiva: "Colpire Damasco é come colpire Mosca, non forzate la situazione, non costringetevi a mostrarvi quali catastrofiche conseguenze provocherebbe una vostra azione militare contro la Siria".
Da qui la fasulla giustificazione 'israeliana' e l'imbarazzo di Obama che é durato fino a quando Putin non gli ha gettato il salvagente dell'iniziativa diplomatica per il controllo ONU dell'arsenale chimico siriano che ha permesso il disinnesco della crisi.
E' stata la determinazione di Putin a mantenere aperte le opzioni militari (cooperazione con la difesa aerea siriana e attacco totale di rappresaglia contro l'Arabia Saudita) a mettere all'angolo gli 'Stranamore' americani. Di fronte a una potenza che tracci accuratamente le sue linee rosse e le mantenga le smargiassate di Washington si mostrano come i ruggiti della famosa 'Tigre di carta'.
il successo diplomatico russo e' chiaro ed evidente ,ha salvato il mondo da una crisi terribile ed ora sta salvando la faccia all'uomo nero della casa bianca che si e' dimostrato un uomo vittima di lobby piu' grosse di lui,a questo punto e' meglio che abbandoni ogni pretesa sulla siria cosI' uscira' elegantemente da una storia che se non fosse per la sua drammaticita ,sembrerebbe una commedia del ridicolo GRANDE PUTIN l'esperienza nel kgb e' stata fondamentale per la sua vittora che al momento non e' ancora completata ,ma manca poco .FORZA E CORAGGIO
RispondiEliminaKGB? Cos'è? Non esiste il KGB!
RispondiEliminaE'una bassa insinuazione delle culattocrazie occidentali esiste solo il servizio di informazioni militari che NON HA CAMBIATO NOME e nemmeno gli scopi che sono quelli di difendere Santa Madre Russia, però ora non mi ricordo come si chiama.
Santa Madre Russia non ha missili ma solo tagianke e troike per andare sulla neve ed i rozzi mugiki combattono a colpi di moisin nagant tre linee tuttavia giungono strane notizie di alcuni compatrioti in crociera nel mediterraneo COSTRETTI ad abbattere alcuni volatili a colpi di doppietta perchè continuavano a lordare il ponte con le loro deiezioni, hanno anche ferito e cacciato un'arpia travestita da acquila.
Ivan
Che Putin abbia fatto parte, durante una fase della sua gioventù, dei servizi di intelligence dell'ex URSS, è fuori dubbio; tra l'altro per sua stessa ammissione. Ma questo è un bene, perchè così si è fatto le "ossa". Cè poi da dire, che Putin è molto nazionalista, un Uomo "vecchia scuola", cresciuto negli anni della guerra fredda, e che conosce bene gli schemi e le logiche occidentali e sioniste. Putin inoltre, deve parte del suo successo in politica interna ed estera anche grazie a Uomini come Lavrov ed altri, Uomini fedeli alla Patria Russa, che non svendono alle banche, o ad altre entità, nemmeno un briciolo della Sovranità Statale Russa e dei diritti dei Cittadini Russi. Ivan sarà ben contento di chi rappresenta la Federazione Russa, e sopratutto di COME la rappresenta, e come difende gli interessi vitali e strategici Russi nel Mondo. Bravo Putin, Statista Leale ed arguto, diretto e senza tanti giri di parole, in pieno stile Russo. Complimenti! Ottimo lavoro, davvero...
RispondiEliminaPutin è un grande, nei libri di storia si parlerà di lui nei secoli a venire. Se non ricordo male, credo fosse colonnello del KGB in Germania orientale.....tra l'altro era uno dei più giovani ufficiali dell'agenzia.
RispondiEliminaDietro L'iniziativa di Putin c'é il Papa. Molti ancora non lo hanno capito.
RispondiEliminaMa meglio cosí..