Il Direttorato Generale di Sicurezza libanese ha comunicato il recente arresto di tre persone (di nazionalità libanese ed estera) appartenenti a un network terrorista che pianificava attentati e gesti di sabotaggio e destabilizzazione come attacchi dinamitardi e assassinii mirati.
I detenuti sono già stati sottoposti a interrogatorio e posti di fronte
all'autorità giudiziaria militare che ha valutato i loro profili e
visionato i materiali di cui sono stati ritrovati in possesso:
esplosivi, attrezzature elettroniche per la comunicazione, armi da fuoco
silenziate, documenti falsi.
Il Direttorato ha sottolineato come "Non vi sarà alcuna esitazione a perseguire gruppi terroristi, gang di sovversivi e network dediti all'immigrazione illegale (eufemismo per il traghettamento di mercenari terroristi verso la Siria) anche se tali organizzazioni dovessero risultare legate a personalità e organizzazioni pubbliche libanesi" un chiaro avvertimento a Saad Hariri e ai suoi complici dell'Alleanza 14 Marzo.
Gli arresti sono da collegarsi all'ondata di attività di sicurezza scatenatasi nel Paese dei Cedri dopo i due sanguinosi attentati esplosivi di Dahiyeh e di Tripoli Siriaca che hanno fatto dozzine di morti e centinaia e centinaia di feriti.
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