Una statistica condotta dall'istituto AWARD (Arab World for Research & Development) a fine ottobre, intervistando oltre mille cittadini palestinesi della West Bank occupata ha rilevato che il 60 percento di essi considera "inevitabile" e "molto prossima" l'esplosione di una nuova serie di atti di rivolta contro la continua aggressione da parte dei coloni illegali e dei reparti militari dell'occupazione.
Già di recente si sono moltiplicati eventi di resistenza individuale da parte di cittadini non legati a organizzazioni della militanza tradizionale: una eventuale Terza Intifada potrebbe diventare un massiccio movimento spontaneo che faccia di ogni coltello e pietra una potenziale arma, di ogni colono e militare sionista un potenziale bersaglio e di ogni Palestinese un martire o un eroe.
Persino il Segretario di Stato Usa John Kerry, durante uno dei suoi ultimi passaggi nel regime ebraico di occupazione ha 'avvretito' Benji Netanyahu del pericolo di una possibile nuova insurrezione generalizzata del popolo palestinese.
Giusta la terza intifada, purché entri in un più vasto progetto per la distruzione del potere americano-sionista nel Medio Oriente!!!
RispondiEliminaCosìè un incitamento alla guerra ed alla violenza?....
RispondiEliminaOH GENTE 'PERBENE'
EliminaCHE 'PACE' CERCATE
LA 'PACE' PER FAR
IL PORCO QUEL CHE VOLETE
MA SE QUESTO E' IL PREZZO
VOGLIAMO LA GUERRA
VOGLIAMO VEDERVI
FINIR SOTTOTERRA!!!!!!