Innaffiavano i loro orrendi giardinetti, lavavano le loro auto, portavano a spasso i loro cani, sciacquavano i loro piatti sporchi, accudivano i loro vecchi rimbambiti...non vi era compito faticoso e umiliante che, in una società pigra e cialtrona come quella dell'Apartheid di Tel Aviv, i membri del 'popolo eletto' non trovassero comodo demandare alla schiera immensa degli immigrati dell'Africa Nera, possibilmente da paesi destabilizzati dal terrorismo sionista (vedi Sud-Sudan), possibilmente senza documenti (e perciò facilmente ricattabili e arruolabili a compensi da fame).
Quando, per compiacere lo zoccolo duro dei razzisti "A Sei Punte", che ci tengono molto all'omogeneità 'cromatica' di eretz israel (tanto da arrivare a drogare le ebree etiopi con contraccettivi velenosi per 'evitare' che 'sfornino' troppi pargoli scuri) il governicchio di Benji Netanyahu ha cominciato ad attivare nuovi 'lager' per l'arresto e la deportazione degli Shvartser dalla 'terra promessa', questa enorme, dolente, laboriosa massa, finora docile e silenziosa anche di fronte ad aggressioni e soprusi, ha detto "basta" ed é entrata in sciopero.
Sono oramai tre giorni, da domenica 5, che le dozzine di migliaia di 'sans papiers' africani hanno incrociato le braccia e gli effetti sulla società sionista si sono fatti sentire tutti: la portavoce del movimento di protesta degl'africani, Sumaya Nedey, ha dichiarato che nella giornata di oggi dovrebbe tenersi una grande marcia pubblica da Tel Aviv ad Al-Quds ma non é certo se essa si potrà tenere o se verrà impedita (come e con quanta violenza, resta da vedersi) dalla sbirraglia sionazista.
La societa' sionista , razzista e segregazionista sta iniziando una progressiva fine demografica e prima o poi il loro invecchiamento li portera' alla totale stasi a tutti i livelli ... tra poco saranno circondati da popolazioni giovani,agguerrite e prolifiche, acculturate e istruite ... sara' la loro fine sta iniziando...
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