Non ha peli sulla lingua o tentennamenti di sorta il Generale Amin Hotait, esperto libanese di Sicurezza e questioni militari, che parlando con i reporter dell'emittente di Hezbollah, "Al-Manar" ha dichiarato che nel Paese dei Cedri potrebbe riversarsi una massa di terroristi mercenari in fuga dalla Siria di centinaia e centinaia di unità "Fino a 2500".
Per evitare che questi professionisti del terrore e della destabilizzazione gettino nel Caos il paese mediterraneo, a detta di Hotati, saranno necessarie quattro misure:
1) Inequivoco respingimento da parte della società libanese: nessuno dovrà offrire asilo o appoggio a questi criminali sanguinari.
2) Chiare decisioni politiche: partiti, fazioni, sindacati, milizie dovranno fare fronte comune contro questo pericolo, nel superiore nome della stabilità interna senza pensare a guadagni partigiani di consenso o di altro genere.
3) Prontezza militare: l'Armee Libanaise dovrà essere potenziata in uomini e mezzi e messa in grado di affrontare questa massa di eversori già impratichiti nelle tecniche di strage e di terrore.
4) Sicurezza aumentata a tutti i livelli: attraverso ogni agenzia di polizia, civile, militare, segreta.
Hotati ha sfidato Saad Hariri a uscire dall'ambiguità e a dichiararsi definitivamente a favore del Libano e dei suoi abitanti abbandonando le sirene saudite (a cui spesso egli cede) e a denunciare quella parte del Movimento Futuro che ancora vede nella cooperazione coi wahabiti "enragé" la chiave per conquistare il potere.
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