In un ennesimo atto di brutalità militare di Tel Aviv contro gli abitanti legittimi della Cisgiordania, diverse vittime si sono registrate nella giornata di ieri.
Hamza Abul Haija (foto: al centro), militante delle Brigate Qassam di 22 anni, é stato ucciso a Jenin da truppe del regime ebraico di occupazione che volevano arrestarlo; insieme a lui sono stati trucidati altri due cittadini cisgiordani di nome Mahmoud Jabarin (a destra, 22enne) e Mahmoud Abu Zeina (appena diciassettenne, a sx nella foto).
Contrastanti i rapporti su possibili perdite da parte sionista: fonti palestinesi parlano di almeno due militari dell'occupazione abbattuti nella sparatoria che ha visto cadere i tre abitanti del campo profughi, ma la radio militare sionista parla solo di 'feriti'.
Molti più feriti, tutti palestinesi, si sono avuti come conseguenza della repressione manu militari delle proteste seguite alla morte dei tre cisgiordani, durante le quali almeno due decine di dimostranti sarebbero finiti sotto il tiro della soldataglia di Tel Aviv.
Parlando ai media locali il portavoce della Jihad Islamica ha dichiarato che il movimento di Ramadan Shallah non lascerà invendicato il sangue versato a Jenin dall'occupante per il quale il regime sionista si troverà "A pagare un alto e salato prezzo".
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