Migliaia e migliaia di Palestinesi si sono radunati nella Cisgiordania occupata per esprimere il loro sostegno e la loro solidarietà nei confronti della Striscia di Gaza continuamente attaccata dalla marmaglia sionazista. Le manifestazioni più imponenti si sono tenute a Gerusalemme occupata dove oltre quarantamila fedeli si sono riuniti fuori dalla Moschea di Al-Aqsa.
"Gaza, sostenerti é il nostro Eid" (con riferimento alla festività di fine del Ramadan) e "Tutti oggi siamo Gaza" sono stati gli slogan più ripetuti, cartelli e striscioni inneggiavano agli eroi delle Brigate Qassam che stanno facendo pagare duro prezzo ai macellai sionazisti.
Queste manifestazioni non sono ancora la ribellione aperta e la mobilitazione armata che da più parti si é auspicata per mettere in crisi la macchina di morte di Tel Aviv ma pure costituisce un passo avanti e una dimostrazione che la West Bank non starà "pacifica" mentre gli assassini a Sei Punte incrudeliscono contro il ghetto di Gaza.
Speriamo in un insurrezione armata di quelli della west bank cosicché i bastardi di Tel Aviv siano seriamente in crisi.ci starebbe anche l intervento di hezbollah giusto per vedere qualche testa di suino nel nord Israele rotolare
RispondiEliminaOGNI PALESTINESE E' COME UN CAMERATA! STESSO NEMICO, STESSA BARRICATA!
RispondiEliminaGrazie a Dio,ci sono i anche i blog come questo,che contribuiscono ad annunciare il Vero. Al contrario,i pennivendoli de "Il Giornale"(di Sion)coprono i crimini di Israele,facendo coinvogliare tutto sulle discussioni relative al sedicente califfato".Pare che sia una strategia che stanno adoperando proprio in quest'ultimo periodo.Infami!
RispondiEliminaLa propaganda sionista non può che nutrirsi di gente priva di cognizione che subisce lavaggio del cervello da parte di pennivendoli codardi e trolls,che osano speculare sul sedicente e presunto califfato e gli attacchi inflitti dai mercenari alla Siria e,nello stesso tempo,difendere "Israele",o facendo coinvogliare tutto in difesa di questo,non sapendo che,proprio la Siria,nonostante il caos che ha affrontato,ha anche trovato il tempo,assieme all'Iran,di denunciare,anche prima degli altri paesi della regione,i crimini giudaici.
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