Il Viceministro della Guerra dell'entità ebraica di occupazione, Danny Danon, é stato licenziato dal Premier Benji Netanyahu dopo avere pubblicamente dichiarato che l'azione militare iniziata la settimana scorsa é finita in un vicolo cieco e che Hamas ha preso l'iniziativa militarmente e mediaticamente, volgendo la situazione a suo vantaggio.
L'unico punto inesatto nell'analisi di Danon é quello di dire 'Hamas' quando sarebbe invece più corretto indicare la Resistenza Palestinese nel suo complesso (di cui comunque Hamas costituisce la componente principale) come detentrice del 'metronomo' politico e militare.
Questa sensata e fondata osservazione però si é rivelatà più di quanto l'isterico e instabile ometto a capo del regime sionista potesse sopportare di sentire e, da vero dittatorello di Bananas, Netanyahu non ha perso tempo a giubilare l'estensore delle sgradite ma veritiere critiche alla sua condotta.
Intanto Hamas e le altre organizzazioni di Resistenza hanno comunicato che, prima di prendere in considerazione opzioni di tregua o cessate il fuoco saranno necessari impegni da parte di Tel Aviv e il Cairo per la riapertura totale del varco di Rafah, per la fine dell'assedio terrestre e marittimo di Gaza e per la liberazione di tutti i prigionieri politici ri-arrestati dopo la loro liberazione a fine 2011.
Nessun commento:
Posta un commento