Quando si sa di fare bene il proprio lavoro le soddisfazioni sono all'ordine del giorno e si ha sempre la sicurezza che, contro ogni calunnia, maledicenza tendenziosa e offesa gratuita alla fine della fiera i fatti saranno sempre lì a darci ragione a dispetto di ogni tentativo, ignorante, ipocrita o interessato, di gettare fango sulle nostre persone e sulle nostre opere.
Riceviamo adesso dalle nostre fonti siriane il 'breakdown' delle operazioni di smantellamento ed evacuazione della Base Aerea di Tabka: "Pochi giorni prima dell'attacco alla base aerea di al-Tabqa, il comando
dell'Esercito Arabo Siriano aveva inviato la 124.ma Brigata aeroportata della Guardia Repubblicana, che costruì un perimetro intorno alla base contro
eventuali attentatori suicidi".
"Fatto ciò e presidiato il perimetro di sicurezza, quel che restava della Brigata aiutò i tecnici della base a smantellare tutte le apparecchiature radar e tutti i sistemi antiaerei, mentre elicotteri e jet, una volta terminate le incursioni programmate, vennero riforniti e spostati vero altri aerodromi".
"Velivoli da carico pesanti modello IL-76 atterrarono a Tabka e senza sosta caricarono personale, apparecchiature, munizioni, carburante e parti di ricambio fino a svuotare completamente la struttura di ogni bene o attrezzatura, nonché, chiaramente, di tutto il personale".
"A quel punto, dopo avere inferto perdite in eccesso di 450-500 unità ai miliziani takfiri che erano ancora bloccati dalle difese esterne del perimetro, nel corso di una sola notte tutti gli ultimi difensori vennero trasportati via: il costo in vite umane di questa operazione é stato di 11 martiri per le fila siriane".
UNDICI MORTI CONTRO CINQUECENTO.
Un plauso all'ignoto redattore del "Secolo XIX", quotidiano che l'altro giorno farneticava di 'cinquecento soldati di Assad morti nella battaglia vinta dall'ISIS'.
Cinquecento morti ci sono stati, é solo che erano dell'ISIS.
Si chiama "maskirovka", con un sistema analogo i partigiani sovietici in Bielorussia riuscirono a farsi rifornire per 18 mesi da lanci della luftwaffe facendo credere di essere una formazione filo nazista.
RispondiEliminaIvan
E' tuttavia un peccato che l'esercito siriano abbia dovuto sbaraccare la base di al-Tabqa, perchè è a soli circa 30 km da Al-Raqqa, e sarebbe senz'altro stata strategica come punto di appoggio per le operazioni aeree e terrestri contro l'Isis, sopratutto in vista della programmata campagna per la liberazione definitiva delle zone di al-Raqqa e Deir ez-Zour. Il materiale e gli equipaggiamenti smontati da Tabqa, facendo un ragionamento logico [del tutto personale], dovrebbero essere stati trasferiti nella base più vicina a Tabqa, cioè la base di Jirah; oppure ancora più a nord, in quella di Kuweyres [che tra l'altro, almeno fino a metà luglio, era circondata dall'Isis],a pochi km a est di Aleppo. Le tre basi in questione [Tabqa, Jirah, Kuweyres] sono collegate dall'importante strada 4 [o autostrada M4, se non ricordo male], che da Aleppo, si snoda a est fino al Lago Al-Assad, e più a Sud per Al-Raqqa, Deir ez-Zour, e costeggiando l'Eufrate arriva fino al confine con l'Iraq. Deir ez-Zour [la zona urbana] è occupata da dall'Isis, e da qualche residuo di cellule di Al-Nusra. L'esercito Siriano, però, controlla del tutto l'aeroporto cittadino [che è anche per uso militare] e la zona del quartiere di Jaffra, dove vi sono anche una base dell'esercito e altre installazioni militari, e questo è un grande punto di forza. Peccato per la base di Tabqa, se fosse stato possibile mantenere salda la posizione, molto vicino a Raqqa, si sarebbe potuto avviare le operazioni a vasto raggio contro l'Isis, molto prima. Direi che l'unico fatto negativo è il ritardo nell'avvio delle operazioni contro l'Isis a Raqqa e Deir ez-Zour, ma strategicamente l'Isis non ha guadagnato nessun vero vantaggio [anzi hanno perso centinaia di effettivi]. Di sicuro questo ridispiegamento potrà fortificare altre basi militari, e le altre posizioni dell'esercito siriano.
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