Nel corso dei combattimenti che nei primi di agosto videro le forze dell'Armee Libanaise distruggere i gruppi wahabiti che cercavano di prendere il controllo della cittadina di Arsal, lungo il confine siriano, un certo numero di militari di Beirut risultarono dispersi. Dopo accurate ricerche risulta probabile che molti di loro possano essere ancora in vita, forse catturati da quel che resta delle cellule estremiste andate "in sonno" dopo la sonora sconfitta ricevuta.
Per localizzare i loro camerati i militari del Paese dei Cedri si sono nuovamente mobilitati nel Nord del paese conducendo una serie di raid e pattugliamenti che hanno portato a sporadici scontri e sparatorie, dimostrazione che la presenza takfira nella zona, pur ridotta non é stata ancora totalmente sradicata.
Il Primo Ministro Tammam Salam ha dichiarato in sede ufficiale che "Nessuna forma di clemenza o comprensione sarà esercitata nei confronti di terroristi che mettono in pericolo la stabilità e la sovranità del paese, violando i nostri confini e minacciando il nostro popolo o nuocendogli in qualunque maniera".
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