Secondo le ultime stime, riviste al rialzo con la scoperta di nuovi, promettenti giacimenti, la Repubblica Islamica dell'Iran potrà continuare a estrarre ed esportare greggio almeno fino all'anno 2074, soprattutto tenendo conto del fatto che la diversificazione energetica del mercato interno, con grandi investimenti nel nucleare ma anche nelle fonti rinnovabili, ridurranno drasticamente la quota di petrolio necessario all'autoconsumo.
L'annuncio é stato dato dal Vicedirettore della NIOC (compagnia statale petrolifera) Bahman Soleimani, il quale ha detto che nonostante l'accresciuta richiesta e l'aumento di estrazione realizzato anche quest'anno ci sono "almeno" 157 miliardi di barili ancora da sfruttare sotto il suolo e le acque territoriali dell'Iran. Nel 1979 si considerava che la riserva petrolifera dell'Iran si sarebbe esaurita prima della fine del secolo.
Altre prospezioni e analisi sono in corso nei Monti Zagros, nel Mar dell'Oman e nel Mar Caspio alla ricerca di ulteriori giacimenti, non solo di petrolio, ma anche di gas naturale, che, stando alle valutazioni attuali, sarà ancora abbondante fino ai primi anni del 23esimo secolo.
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