Le forze dell'Esercito Irakeno, validamente aiutate dai miliziani sciiti accorsi al richiamo di difesa della Patria e agli uomini dei clan e delle tribù sunnite esasperate dalle violenze e dai soprusi dell'ISIS sono riuscite a recuperare il controllo dei quattro quinti della Provincia di Salahuddine.
Nel corso degli ultimi scontri, con l'uccisione di quasi trenta terroristi, gli ultimi gruppi armati wahabiti seguaci del miserabile 'califfo' Bagdadi sono fuggiti verso Nord, lasciando campo pressoché libero alle forze governative.
Man mano che le armi consegnate dalla Russia (ma anche dall'Iran) entreranno in linea con le truppe di Bagdad la superiorità delle forze regolari sui male armati e peggio addestrati straccioni del Daash sarà assoluta e incolmabile.
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