Nuove 'bombe' su Gaza, ma il fatto che non vengano dagli arsenali sionazisti non le rende per nulla meno minacciose o pericolose; parliamo infatti delle bombe d'acqua che si sono riversate nelle ultime 48 ore sul ghetto palestinese della fascia litoranea.
Poche settimane fa abbiamo visto i disastri causati dal maltempo tra Liguria e Carrarino, territori dove gli ultimi spari in un conflitto armate sono stati esplosi tra repubblichini, partigiani e tedeschi in ritirata nella primavera del 1945, le ultime bombe sganciate sono cadute dai quadrimotori alleati più o meno nello stesso periodo; pensate ora, cari lettori che effetto possono fare torrenti di acqua piovana sulle distese di macerie e rovine lasciate appena tre mesi fa dal barbaro pogrom militare sionista.
L'Agenzia ONU per i Rifugiati palestinesi ha chiuso 43 scuole nella Striscia e ben 63 a Gaza City vera e propria. "Gaza si sta trasformando in una laguna", avverte un portavoce delle Nazioni Unite: "Bisogna produrre sforzi eccezionali per alimentare con carburante i generatori elettrici, mantenere in funzione le strutture sanitarie, acquifere e fognarie".
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