Una delegazione siriana di altissimo livello, guidata dal Ministro degli Esteri Walid al-Moallem e completata dalla Consulente comunicativa del Presidente Assad Bouthaina Shaaban, dal Viceministro degli Esteri con delega per gli Espatriati Faysal Miqdad, dal sui assistente Ayman Sousan e completata dall'Ambasciatore siriano a Mosca Riyad Haddad é sbarcata oggi a Sochi, sul Mar Nero, dove é stata ricevuta dal Presidente Putin e dal suo entourage.
La delegazione di Damasco é arrivata in risposta all'invito recentemente esteso dal capo della diplomazia del Cremlino, Sergei Lavrov, il quale aveva sottolineato l'urgenza di "Discutere di nuovi sviluppi della situazione in Siria, ancora molto tesa e caratterizzata dall'intensità degli scontri sul campo con organizzazioni come l'ISIS e Al-Nusra".
Ma ovviamente il motivo primario dell'incontro sarà la definizione di 'come', 'quando' e 'quanto' Mosca fornirà ulteriore appoggio al suo primo alleato arabo che proprio per tramite di Moallem recentemente aveva richiesto la fornitura di armi più potenti e sofisticate per scoraggiare tentazioni 'avventuriste' da parte di un'amministrazione americana nel caos totale e prossimamente influenzata dalla maggioranza repubblicana uscita dalle elezioni di midterm.
Pronta era stata la risposta russa che aveva esplicato come Damasco andasse difesa esattamente come si sarebbe dovuta difendere Mosca.
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