Più di 350 sono stati i morti nei combattimenti scatenati a Bengasi dall'ultimo tentativo delle milizie del Generale Haftar e delle forze armate fedeli al Governo internazionalmente riconosciuto (attualmente in esilio a Shahat dopo essere stato a lungo a Tobruk) di strappare il capoluogo della Cirenaica alle milizie islamiste sostenute da Qatar e Turchia.
Quindi dopo l'invito degli attaccanti alla popolazione civile ad abbandonare il quartiere portuale di Assabri, sembra proprio che il ritmo dei combattimenti abbia subito un nuovo stallo. Finora tra i morti nei combattimenti ci sarebbero poco meno di 200 attaccanti e oltre 150 tra difensori e civili.
Lo squilibrio a favore dei difensori rientra nella statistica tra una forza che, pur più armata e in parte meglio addestrata, deve fare i conti con un nemico saldamente trincerato in una zona urbana. Non si hanno notizie di ulteriori interventi dell'aviazione egiziana in favore delle forze anti-milizie. Recentemente un attentato esplosivo aveva colpito l'esterno dell'ambasciata del Cairo in Libia proprio come 'rappresaglia' per questi raid aerei.
Nessun commento:
Posta un commento