La sicurezza irakena rappresenta per la Repubblica Islamica un obbligo nazionale, fraterno, religioso...in altre parole "Bagdad si difende come si difende Teheran"; più passa il tempo e più il Campo Anti-imperialista chiarisce, delinea, dirime le sue priorità che, ovviamente, sono tutte mirate a creare una sfera di cooperazione Euro-Asiatica che vada direttamente contro i desiderata anglo-sionisti e i complotti e le trame ordite dalle sue agenzie di destabilizzazione e terrore nel tentativo di avverarli.
Nel corso della conferenza-stampa seguita a un lungo e intenso faccia a faccia i responsabili iraniano e irakeno dei Ministeri degli Interni, Abdolreza Rahmani Fazli e Mohammed Salem al-Ghabban hanno esplicato come l'Irak potrà sempre contare sul sostegno iraniano per le sue necessità non solamente militari ma anche di intelligence, di cooperazione per la formazione di personale antiterrorismo specializzato, in ogni campo, cioé della sicurezza interna.
L'incontro, praticamente parallelo a quello tenutosi in Irak fra il Premier Haider Abadi e il Generale dell'IRGC Qassem Soleimani, si inserisce nello sforzo iraniano di aumentare al massimo il proprio leveraggio in Mesopotamia, per distruggere definitivamente ogni speranza americana di balcanizzazione del paese.
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