"A tutti coloro che hanno seguito la lotta e le vittorie delle nostre Forze Armate chiediamo di mantenere la calma e di non prestare ascolto ai proclami dei media terroristi. Ricordate che questa é una guerra anche di informazione e propaganda. I nostri uomini si sono dovuti ritirare da Idlib, certo, esattamente come si dovettero ritirare da Maaloula, che venne poi ripresa completamente, proprio come tante altre località. Il fatto che Idlib sia stata evacuata (insieme con circa 15.000 civili messi in salvo) non vuol dire che essa sia stata 'conquistata' dai terroristi, la nostra artiglieria, la nostra aviazione possono colpirli in ogni momento ed essi possono muoversi da un quartiere all'altro solo di notte o col favore del maltempo".
Queste le parole con cui l'Esercito Siriano ha commentato i recenti fatti di Idlib; una valutazione prosaica, posata e professionale che fa giustizia di molto allarmismo e di molta esagerazione, contro le quali abbiamo messo noi stessi in guardia fin dai primi momenti. La guerra, cari affezionati lettori, é guerra e non un film di Hollywood e il particolare dei 15.000 civili evacuati deve farci gioire perché significa che i ratti takfiri non avranno popolo da opprimere e tormentare nella loro, si spera breve, permanenza a Idlib.
Con i contrattacchi effettuati tra Khan Sheikoun e il Rif meridionale di Idlib le forze siriane si sono sistemate in posizioni facili da mantenere e adatte a ulteriori controffensive; vi manterremo informati su ulteriori sviluppi della situazione, ripetendo il nostro invito a sostenere lo sforzo dei difensori della Siria in ogni maniera.
grazie di tutto forza esercito Siriano
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