Il personaggio che vedete in foto, non troppo marziale, vestito di mimetica americana con barbetta da wahabita (barba senza baffi) si chiamava Sulaiman Maliki e ha l'onore di essere diventato la prima vittima di un attacco militare yemenita via terra in territorio saudita. Considerando che l'Arabia Saudita in una settimana di bombardamenti indiscriminati non ha nemmeno rallentato la marcia delle milizie Houthi e delle unità dell'Esercito di Sanaa dichiaratesi per la Rivoluzione, la cosa é abbastanza significativa.
Fin dall'inizio di questa "Drole de Guerre" abbiamo sostenuto che gli Houthi, abili a muoversi nelle accidentate regioni di confine Yemeno-Saudita, dovevano iniziare a colpire il ponderoso e lento esercito saudita giocando d'anticipo e disturbando qualunque eventuale preparativo per un'offensiva terrestre direttamente 'in trasferta'.
Finalmente, dopo aver colpito le truppe di Riyadh schierate oltre frontiera e aver loro rubato mezzi blindati e armi, i miliziani di Ansarullah hanno iniziato ad avverare il nostro augurio: Maliki é la prima vittima, insieme a lui sono stati feriti un'altra decina di militari sauditi.
L'attacco é avvenuto nella parte saudita della regione di Asir.
i sauditi sono degli addormentati sopra una poltrona di petrolio...pensano che con i petrodollari si possa fare tutte le cavolate di questo mondo...ci stanno provando!
RispondiEliminaAlmeno altre 40 vittime civili nella giornata di ieri, 2 aprile, nello Yemen, sottoposto all’aggressione del regime saudita e dei suoi alleati, quando le forze aeree saudite hanno bombardato con missili la città di Hodeida, colpendo un allevamento di bestiame dove sono stati uccisi 40 operai ed altri 80 sono rimasti feriti. Centinaia di animali inceneriti. L’ultimo massacro prodotto dai bombardamenti sauditi, che si aggiunge a quelli dei giorni scorsi, con i bombardamenti indiscriminati effettuati su zone civili che hanno causato oltre 230 vittime di cui 64 bambini. I sauditi negano di avere bombardato obiettivi civili, ma gli osservatori di organizzazioni umanitarie internazionali hanno confermato anche l’attacco avvenuto nei giorni scorsi contro il campo di rifugiati di Al Mazraq, nel nord est di Sana'a, obiettivo di ben quattro attacchi aerei, dov'è avvenuto un massacro di donne e bambini, tutto documentato dagli osservatori internazionali. Anche il giornale britannico The Guardian ha descritto il massacro ed ha riferito dei medici accorsi sul posto che hanno parlato di un "orribile spettacolo" di corpi carbonizzati. I superstiti, di cui molte donne e bambini, sono stati trasportati presso un vicino ospedale di Haradh dove però scarseggia tutto: medicinali ed attrezzature di pronto soccorso. Anche le unità navali della flotta USA, che incrocia al largo di Aden, partecipano all’attacco contro lo Yemen, come confermato da fonti militari. In particolare dalle navi statunitensi sono partiti missili da crociera Tomahawk per colpire i depositi presenti nella zona di Sana'a, dove si presume ci siano le basi logistiche degli Houthi di Ansarullah, nello stesso tempo sono stati visti anche caccia bombardieri USA levarsi in volo ed effettuare incursioni sulla stessa zona. Le forze aeree saudite hanno attaccato anche un ospedale, quello della Scienza e Tecnologia di Sana’a. Non è stato precisato il bilancio delle vittime.
RispondiEliminacredo poco che gli USA si lascino intrappolare da questa guerra, vorrei vedere fotografie non truccate con i pezzi dei missili a crociera e aerei con colorazione e dati mentre bombardano lo Yemen ..naturalmente foto non truccate......da dove si sarebbero "levati in volo" non ci sono portaerei USA da quelle parti....Per mè è molto più logica ( ed insensata) la posizione dei Sauditi....Occorre capire per quanto tempo rimarrà in piedi la monarchia saudita con tutti quei figli a pretendere il potere!
RispondiEliminaPortaerei? Che c'entrano le portaerei? Veramente nel mio commento sopra cè scritto che si tratta di attacchi con missili da crocera Tomahawk. Credi poco che gli USA si lascino intrappolare da questa guerra? Ma se non fanno altro da quando esistono come nazione unitaria... Senza l'ok di Washington, i sauditi non si sarebbero mai mossi.
Eliminafonte: sputniknews
http://mundo.sputniknews.com/trend/situacion_yemen_2015/
Veramente hai scritto anche "nello stesso tempo sono stati visti anche caccia bombardieri USA levarsi in volo"
EliminaMa è ovvio che se caccia USA sono stati visti in volo, non essendoci gruppi navali con portaerei, tali caccia sono decollati da basi USA nella regione, anche se non saprei indicare da dove. Presumo che neppure gli Awacs che vengono usati per la copertura radar dei caccia sauditi decollino da una qualche portaerei. Gli USA in Arabia Saudita di basi ne hanno ufficialmente 6 (di cui una usata dalla U.S.Navy), negli Emirati ne hanno 2, in Qatar ne hanno 2, in Barhain ne hanno 3, in Kuwait ne hanno 6. Di basi da dove poter operare a supporto dei sauditi (considerando solo quelle in Arabia Saudita, EAU, e Qatar) direi ne hanno parecchie. Ma di basi ne avrebbero anche in Egitto (al Cairo, ad Alessandria, e Hurgada). Ne hanno 3 anche in Oman (l'Oman non partecipa in nessun modo all'aggressione contro lo Yemen, ma sarei curioso di sarere se le 3 basi USA, tutte usate dall'Air Force, fossero comunque attive nel supporto ai sauditi).
EliminaE mentre l'Egitto è direttamente impegnato nel pieno supporto ai sauditi che continuano l'aggressione allo Yemen, giovedì 2 aprile, l’amministrazione Obama (evidentemente soddisfata della presa di posizione dell'Egitto nella questione yemenita) ha deciso di sbloccare gli aiuti militari all’Egitto, congelati dopo l'estromissione di Mursi, nell'agosto 2013, da parte dell'esercito egiziano guidato da al-Sisi. Ne da notizia la Casa Bianca in un comunicato secondo cui gli USA riforniranno Il Cairo di caccia F-16, missili, e fino a 125 kit per carri armati Abrams. In una telefonata con al-Sisi, Obama ha dichiarato inoltre che il rifornimento di elicotteri Apache riprenderà dal dicembre prossimo.
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