Il Comandante della Base di Difesa Aerea iraniana di Khatam al-Anbiya, Generale Farzad Esmaili, vero e proprio 'zar' dell'antiaerea di Teheran ha affermato in una recente conferenza stampa che entro 7-8 mesi al massimo diverse batterie del sistema missilistico Bavar-373 saranno 'attive e operative' sul territorio della Repubblica Islamica.
Sviluppato in risposta al problema scatenato dall'improvvida decisione di Medvedev di bloccare per anni l'esportazione degli S-300 verso l'Iran, il Bavar-373 é stato prodotto con l'aiuto semi-ufficiale di Venezuela e Bielorussia (entrambe paesi amici dell'Iran e dotati di batterie di S-300) ed é stato testato con successo a fine estate scorsa.
Come abbiamo già segnalato in precedenza ora che gli S-300 verranno consegnati infine da Mosca in una versione che si integri nella rete di difesa aerea senza 'doppioni' (all'Iran arriveranno S-300 ottimizzati per l'uso antibalistico, mentre in fase antiaerea basteranno i Bavar), la griglia difensiva sui cieli iraniani diventerà talmente fitta da scoraggiare qualunque avventurismo militare sionista o americano.
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