Informatore del Mossad condannato all'ergastolo in Egitto! Lavorava nel Sinai delle milizie ikhwanite e takifre, coincidenza?

"Guarda caso", dove si agitano milizie "estremiste islamiche" non mancano mai informatori e agenti sionisti, sarà un caso? Lasciamo che a risolvere l'indovinello siano gli ufficiali del Mukhabarat del Presidente ed Ex-generale Al-Sisi, intanto registriamo che un tale Salamah Mohamed Suleiman, cittadino egiziano, é stato condannato da una corte speciale a spendere il resto della sua vita in carcere per aver passato informazioni al Mossad riguardo a consistenza e movimenti delle forze militari e di sicurezza egiziane che nella turbolenta penisola combattono le milizie ikwhanite e takfire. 

Oltre a laute prebende monetarie lo sfortunato Suleiman aveva chiesto ai suoi 'handler' sionisti persino una casa nella Palestina occupata, dove potersi ritirare una volta andato "in pensione"...chi sa se, per non dover adempiere a questo impegno non siano stati i suoi stessi burattinai ebrei (molto parsimoniosi, si sa!) a darlo in pasto ai servizi egiziani una volta esaurita la sua utilità?

Sappiamo che i servizi segreti egiziani sono molto efficienti, nel mondo arabo secondi solamente a quelli siriani, quindi speriamo che così non sia stato e anzi, prima di 'pizzicarlo' gli spymaster del Cairo si siano 'divertiti' a usarlo per contaminare con un bel po' di falsa intelligence gli uffici dell'Istituto di Tel Aviv.