Lo scontro decisivo tra terroristi e forze rivoluzionarie si é avuto nel quartiere di Nasib e ha visto la popolazione locale, ansiosa di liberarsi dei takfiri, assistere in ogni modo le truppe dell'Esercito e degli Houthi.
"Vogliamo dire a tutti i terroristi al soldo di Riyadh, che si facciano chiamare Al-Qaeda, ISIS o qualunque altro nome abbiano, che non ci fermeremo fino a che non li avremo buttati in mare!"; così ha dichiarato al microfono di un giornalista un combattente rivoluzionario.
Le continue vittorie dei Comitati Popolari e dell'Esercito alleatosi con loro sono tanto più notevoli se si considera che ormai da due settimane lo Yemen é sottoposto a bombardamenti da parte dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi (tutte le altre voci di altre aviazioni impegnate nei raid si sono rivelate false).
Al-Qaeda nello Yemen (Aqap), avrebero messo una "taglia" su Abd Rabbo Mansur Hadi, e su Abdel Malek al-Houthi (leader degli Houti), promettendo 20 chili d'oro a chi avesse ucciso o catturato i due uomini. Ovviamente di Hadi non se ne fanno nulla, sanno bene che è con i loro padroni sauditi, ma (quasi certamente su indicazione saudita) hanno messo una "taglia" anche su di lui per depistare, e non far capire che al-Qaeda è in realtà finanziata e diretta dai sauditi. Un pò come la farsa della taglia senza senso di 20 milioni di dollari appioppta ad Osama Bin Laden dall'FBI, quando l'11 settembre in realtà è stato opera degli americani (con alcune complicità saudite e sioniste).
RispondiEliminaPer fortuna lo Yemen, come dimostra il bimbo col ritratto di Assad, ha già capito chi sono i suoi amici!
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