Si sviluppa e si struttura sempre di più l'Asse della Resistenza anti-imperialista che da Teheran non solo si snoda lungo Ovest attraverso Bagdad, Damasco e Beirut, ma ora curva anche verso il Golfo di Aden e attraversa lo Yemen; se ne é avuta una prova ulteriore quando é stato confermato che, dopo avere incontrato Larijani e Shamkani il Presidente irakeno Fuad Masum parlando col collega iraniano Hassan Rohani si é interessato molto alla situazione in Siria e, appunto, anche in Yemen.
Si poteva pensare che il principale interesse di Masum a Teheran sarebbe stato quello di 'battere cassa', chiedendo per il suo popolo e il suo paese ulteriori aiuti militari contro l'ISIS e vantaggiosi contratti economici e commerciali, invece, il fatto che egli si sia trattenuto a parlare degli altri paesi attaccati dall'asse imperialista dimostra che non é un politico miope e che capisce benissimo come l'Irak non possa salvarsi senza la Siria e che lo Yemen rappresenta un importante fronte per indebolire i piani Usa e sauditi.
Masum ha anche lanciato un altolà ad Obama dicendo: "Vogliamo dire a coloro che siedono dall'altra parte del mondo a disegnare complotti contro l'Irak che il nostro paese é e rimarrà unito e indivisibile", riferendosi obliquamente a un progetto del Congresso Usa per dividere il paese secondo linee settarie.
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