Ali Reza Kameli, Direttore Generale della Compagnia Nazionale Iraniana per l'Esportazione del Gas, ha dichiarato che "nell'immediato futuro" una delegazione omani visiterà la capitale per finalizzare il contratto stilato poco meno di due anni fa per l'esportazione di 28 milioni di metri cubi di metano all'anno per 15 anni.
L'accordo venne stilato dopo la visita del Sultano Qaboos in Iran, tramite l'accordo prima su un Memorandum d'Intesa, in seguito trasformato in contratto. Secondo gli attuali prezzi del metano sul mercato il valore del contratto si aggira sui 60 miliardi di dollari Usa.
Può sembrare anti-intuitivo che un paese come l'Oman, che a sua volta dispone di discrete scorte di gas naturale, debba rivolgersi alla Repubblica Islamica per acquistarlo; ma proprio in questo sta il motivo di tutti gli sforzi di Teheran per rendersi indipendente dalle compagnie occidentali per il know-how estrattivo e industriale per gli idrocarburi.
L'Iran tramite le sue compagnie nazionali può vendere gas per uso domestico o energetico e derivati del petrolio anche a paesi a loro volta produttori che però per avere i prodotti finiti devono comunque rivolgersi a operatori dotati di know-how che a loro manca.
a volte i paesi non intendono dare fondo alle proprie riserve e piuttosto servirsi delle riserve di paesi favorevoli alla vendita. Attualmente l'Iran sta lavorando proprio nel senso di aumentare le vendite di petrolio e di gas dei quali è ricco e, se richiesto, di consegnare anche i prodotti finiti.
RispondiEliminaRicordo che in molte raffinerie in Iran sono stati impiegate ditte Italiane ( ad es a Bandar e Bushehr) sia per l'ingegneria che per la costruzione.