C'é un cessate-il-fuoco in vigore a Zabadani: i colpi di mortaio non risuonano tra le strade ricoperte di calcinacci e frammenti di calcestruzzo sgretolato, il ritmico suono delle pale d'elicottero non muove più l'aria rarefatta ma rovente, né viene interrotto dalle scariche delle razziere da 57 od 80mm.
Ormai solo pochissimi isolati del quartiere di Mahata rimangono come roccaforte ai terroristi di Al-Nusra ed Ahrar Sham, che hanno visto il loro numero precipitare da oltre mille a poco più di trecento.
Non si sa se il numero di trecento includa o escluda i quaranta che, poche ore fa, hanno deciso di averne abbastanza e hanno alzato le braccia per consegnarsi alle truppe siriane.
I prigionieri verranno avviati alle competenti corti siriane, nel caso siano cittadini della Repubblica Araba, o imprigionati in attesa di accordi coi rispettivi paesi d'origine se stranieri.
Porprio dei pezzenti,come i loro capi sionisti.
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