Dall’agenzia iraniana FARS apprendiamo che il Luogotenente Hussein al-Ahmad, ufficiale dell’Esercio Arabo Siriano che aveva apparentemente defezionato verso l’FSA nella Provincia di Daraa durante il 2012, si é riunito coi suoi ex-commilitoni dopo oltre tre anni passati nelle fila dell’organizzazione terroristica. Sorprendentemente non é stato arrestato o accusato di tradimento, ma accolto con entusiasmo e affetto: egli infatti ha passato tutti questi mesi a fornire dettagli e informazioni all’Intelligence Militare di Assad su spostamenti, piani, dislocazione e iniziative dell’organizzazione in cui si era inflitrato.
Siccome, nonostante i proclami contrari diffusi dai network sauditi e qatarioti e ripresi acriticamente da agenzie e testate europee e occidentali, i disertori dall’Esercito Siriano verso i terroristi non sono affatto comuni, Al-Ahmad era tenuto in particolare considerazione dai capi dell’FSA, che non mancavano di farlo spesso apparire di fronte alle telecamere; una volta venne persino intervistato da Al-Jazeera. Sempre per tenerlo sotto il ‘riflettore’ dell’attenzione mediatica egli venne anche creato ‘Comandante delle Tribù di Daraa’, per diretta iniziativa del Comando Centrale dell’FSA.
In seguito é stato spostato nella parte occidentale del Ghouta, nell’Hinterland damasceno. Per tutto il tempo Al-Ahmad ha tenuto contatti con i Servizi Segreti Militari siriani, specialmente con quelli aeronautici, comunicando loro obiettivi di particolare pregio e importanza e segnalando il modo e l’orario migliore per colpirli. Esattamente tre giorni fa, al volante di un furgoncino armato di mitragliatrice (una cosiddetta ‘Tecnica’), il Luogotenente Al-Ahmad é tornato alle linee siriane, portando con sé interi faldoni di documenti riservati sull’FSA e le sue attività.
Le attività di Al-Ahmad (e magari di tanti altri Siriani coraggiosi come lui) hanno bloccato, danneggiato, rallentato le operazioni dell’FSA in teatri chiave come quello di Daraa, al confine con la Giordania, e negli stessi dintorni della capitale siriana, salvando indirettamente le vite di centinaia, se non addirittura di migliaia di civili innocenti.
immediatamente insignito del merito di eterno eroe della repubblica.
RispondiEliminada parte mia e di tutti i sostenitori dell'asse e dell'intesa.......GRAZIE!
W L'ASSE W L'INTESA
un bel coraggio! sicuramente un ragazzo in gamba perché fare tre anni in quelle condizioni sapendo che un passo falso ed era un uomo morto...mica semplice da comprendere!
EliminaAdesso però sarà un " wanted" per i tafkiri...
Si tratta di una CRETINERIA ASSOLUTA, il soggetto doveva farsi passare per morto e stare assolutamente zitto e cambiare identità, mille frustate sulle chiappe del CRETINO responsabile della scelta.
RispondiEliminaQualche Ufficiale del GRU si sarà strappato i capelli per la disperazione di avere tali CRETINI COME ALLIEVI.
Ivan Demarco Orlov
Questo vuol dire che la guerra - grazie anche e soprattutto agli alleati - sta prendendo una brutta piega per i takfiri. Non saranno in grado di fare molte vendette...
EliminaT.B.