Combattenti dei Comitati Popolari di Ansarullah, validamente sostenuti dai militari dell'Esercito che hanno dichiarato la loro fedeltà alla Rivoluzione, hanno investito nelle ultime 36 ore posizioni dei vendipatria schieratisi coi Sauditi invasori e col loro fantoccio l'Ex-presidente Hadi, infliggendo loro una dura sconfitta e cacciandoli dalla cima e dalle pendici del Monte Al-Ashkari, nel distretto di Kawfal nella Provincia di Marib.
L'operazione rappresenta un importante risultato che dimostra che con tutte le loro armi pagate centinaia di milioni di dollari e con i loro mercenari reclutati tra le più misere popolazioni dell'Africa negra gli emiri fannulloni del petrolio non riescano comunque ad aver ragione di un piccolo popolo coraggioso e determinato che sa di lottare per il proprio futuro.
I leader politici della Rivoluzione Yemenita, tuttavia, non trascurano di cercare comunque vie d'uscita politiche dal conflitto militare, e a tal fine hanno inviato una delegazione presso il vicino Sultanato dell'Oman, unico membro del GCC non coinvolto nella vergognosa aggressione, per sollecitare un ri-avvio dell'iniziativa diplomatica targata ONU.
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