Nella città di Mosul, nella Provincia irakena di Ninive, il leader dell'ISIS Sadoud al-Luhaibi, conosciuto anche come 'Abu Hafsa' é stato giustiziato insieme a dieci uomini del suo seguito dopo un processo quanto mai sommario: il gruppo era stato accusato di 'intelligenza con forze nemiche' e 'spionaggio', per aver apparentemente rivelato informazioni su consistenza e schieramento delle forze del 'califfato' nel Nord-Est dell'Irak.
Abbiamo già riportato notizie di simili esecuzioni nel recente passato ma il fatto che ora ne sia rimasto vittima un comandante di alto grado dimostra eloquemente quanto si sia deteriorata la situazione di tenuta morale nelle lande del 'califfato'.
Abu Hafsa/Al-Luhaibi infatti era amministratore dell'intero distretto di Al-Hadr, nella Provincia di Ninive.
Apparentemente, la 'forza ostile' cui avrebbe rivelato le informazioni che gli sono costate la vita era quella dei Curdi del Nord dell'Irak.
Secondo fonti ufficiali irakene il suo posto sarebbe stato preso da Abu bakr al-Dayyah.
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