Secondo quanto riportato in un recente notiziario dell'emittente televisiva irakena "Al-Ghadeer" jet dell'aviazione di Bagdad hanno colpito più volte nascondigli e covi del cosiddetto 'califfato' tra Mosul e Kirkuk, distruggendo ingenti quantità di veicoli ed equipaggiamenti takfiri ed eliminando circa una sessantina di terroristi.
Ma queste non sono state le uniche perdite subite dalle fila dell'ISIS nelle ultime ore, giacché fonti irakene che raccolgono notizie riferite e trasmesse da cittadini all'inteno delle aree controllate dal cosiddetto 'stato islamico' hanno riportato la notizia di una esecuzione di massa (ISIS-cuzione?) avvenuta a Mosul nel corso del quale ben cinquanta militanti takfiri sono stati uccisi in pubblico per essersi ritirati da posizioni nella Provincia di Anbar nel corso della riconquista di questa da parte dell'Esercito Irakeno e delle Forze di Mobilitazione Popolare.
In particolare i terroristi giustiziati dai loro ex-complici sarebbero 'fuggiti' dalle zone di Rutbah e Hit.
Non é la prima volta che il Daash si mostra spietato contro i suoi aderenti tanto quanto contro i suoi nemici, segno evidente che misure sempre più estreme sono necessarie per imporre la disciplina col terrore e l'intimidazione verso militanti sempre più demoralizzati e scoraggiati dalla lunga serie di rovesci e sconfitte.
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