Ancora una volta é possibile ascoltare le opinioni e i pensieri del vostro amabile caporedattore intervistato dalla bravissima e gentilissima giornalista di PARS TODAY, (nuova incarnazione di IRIB Radio Italia che tante volte ci ha intervistato in passato).
Questa volta il tema dell'intervista è incentrato sulla situazione di Gaza, la più grande prigione a cielo aperto del mondo che mestamente ha da poco 'festeggiato' i dieci anni di assedio omicida sionista, iniziato nel 2006 come aggressione contro la Resistenza esercitata con successo da Hamas nella Striscia contro il tentato colpo di stato di Fatah.
Purtroppo da allora la dirigenza di Hamas ha avuto modo di commettere molti gravi errori di valutazione e di strategia, cosa a cui accenniamo nelle risposte porte agli interrogativi della nostra collega, pur senza scendere in una disamina approfondita, visto che lei era interessata più al punto di vista umanitario della questione.
Speriamo che troverete le nostre parole e le nostre valutazioni se non condivisibili almeno interessanti e stimolanti.
Provo a dire la mia, hamas e' ed e' stata una tragedia per i palestinesi sia per la divisione creata sia per le loro politiche inconcludenti che hanno ridotto Gaza ad un enorme prigione. Israele fa i propri interessi e lo scontro e' nel loro interesse, almeno a livello Israele/Palestina. Non esiste confronto tra le due forze militari. E' vero che capiscono solo il linguaggio della forza e che colpiscono dove sono sicuri di non ricevere danni e cosi' stanno facendo da decenni. Anche Arafat era consapevole, in tempi in cui i palestinesi erano molto piu' forti, che bisognasse trattare, pistola e ramo di ulivo. Per me e' far entrare i palestinesi nel parlamento israeliano l'unica soluzione, cosa molto piu' facile a dirsi che a farsi ma i due stati sono una utopia che protrarra' il conflitto fino alla sparizione di uno dei due contendenti.
RispondiEliminaHamas si è presentata alle elezioni sponsorizzate da Usa e UE e le ha vinte alla grande, perchè il popolo palestinese era stufo della corruzione e dell'ignavia di Fatah, allora Fatah è ricorsa al colpo di stato, a quel punto Hamas aveva tutta la legalità e la legittimità con sè, ma purtroppo i dirigentei Mishaal, Marzouk e Haniyeh le hanno sperperate schierandosi con Erdogan e con i Qatarioti contro l'Asse della Resistenza, è una cosa molto dolorosa e di cui non mi piace parlare.
EliminaRingrazio Suleiman per aver aperto una finestra fondamentale sul Medio Oriente. Ancor più per la sincerità di Dover ammettere i gravi errori strategici di Hamas.
RispondiEliminaSta emergendo nei fatti un 'Fronte della Resistenza' che molto lentamente sta liberando la Siria.
Se così sarà e se Putin regge (già un se sarebbe di troppo), si apre per la prima volta un quadro di Pace in quanto con il mosaico delle etnie siriane ricomposto, vi sarebbe la forza necessaria per riportare ad una vera soluzione sia la palude libanese che quella palestinese.
Questi sfortunati popoli hanno bisogno assoluto di pace e solo un ricostruito forte ombrello russo la può assicurare.
Federico