A Deir Ezzour i commando dell'unità speciale comandata dal Generale Ghassan Taraaf, inviati in rinforzo agli eroici difensori della città a fine dello scorso marzo hanno intrapreso una serie di operazioni offensive volte a sloggiare i terroristi dell'ISIS dalla parte Nord del distretto industriale della città.
Le posizioni dell'ISIS nell'area sono tutt'altro che solide e sono troppo aggettanti rispetto alle linee siriane, rimanendo così esposte alla possibilità di penetrazioni sul fianco e di stroncatura del saliente.
Gli uomini di Taraaf, che sul fronte Sud si erano resi protagonisti della conquista dell'importantissima cittadina di Sheikh Mishkeen in Provincia di Daraa sono tra le forze maggiormente qualificate per cogliere un successo decisivo in un ambiente operativo angusto e pericoloso come le macerie di quello che una volta era una importante zona industriale e produttiva.
dopo le pesanti perdite subite dall'Esercito del Popolo Siriano in cinque lunghi anni di guerra contro quasi tutto il mondo, è evidente la carenza di corpi speciali, che dovunque vengono inviati raccolgono successi strepitosi, purtroppo non possono essere ovunque quindi le avanzate sono a singhiozzo, ma non esistono dubbi sulla vittoria finale.
RispondiEliminahttp://www.occhidellaguerra.it/scontri-hezbollah-e-esercito-siriano/
RispondiEliminaCi sono state divergenze, ma niente scontri.
Servono più scarponi sul terreno, non c'è verso.
RispondiEliminaMagari nel orso di offensive ci si può affidare a molti volontari e paramilitari che facciano numero e fuoco di soppressione sul nemico ma le operazioni e gli ufficiali devono essere sempre soldati professionisti e veterani dell'esercito e dei corpi speciali. Non c'è verso.
E non c'è verso di recuperare uomini se prima non si sbloccano da posizioni di assedio e penso non solo a quelle più strategicamente decisive di Damasco e Aleppo, difficilissime e costosissime da liberare, ma a tanti piccoli fronti e sacche minori che succhiano risorse senza dare nulla: al Al-Waer (ma anche se occupasse un centinaio di uomini e basta ma ragazzi, in questa guerra dove una manciata in più o in meno fa fallire operazioni di alleggerimento sono tanti, non possiamo permetterci di tenere risorse occupate a far da guardia a fortezze..), o la grossa sacca della provincia di Homs (che poi non è una sacca visto che sono liberi di ricevere munizioni e uomini), il fronte Sud, statico ma comunque costoso da mantenere), il sobborgo di Daraayaa che ancora non ne vuole sapere di capitolare)....
Troppi fronti, troppi. Hai voglia a bombardare, questi qui li sloggi solo con la fanteria, non c'è verso.
Appunto perché c'è carenza di uomini addestrati che lo sconsiderato attacco su Raqqa è stato un errore madornale.
RispondiEliminasei male informato, si sono ritirati perchè daesh ha usato il gas sarin, più precisamente della versione più pericolosa, il gas VX, se gli occidentali forniscono tali armi al daesh non esiste possibilità di combatterli sul terreno, ma solo distruggerli dal cielo, tra l'altro il fatto che dispongano di armi così letali è in prospettiva un grandissmo problema anche per noi che abitiamo o ci muoviamo nelle città dell'occidente.
EliminaPuo' darsi!
RispondiEliminaE se a Raqqa arrivassero prima gli Yankee sarebbe una piu' grande catastrofe. E se grazie all'attacco su Raqqa l'Isis handovuto ritirare uomini e mezzi da altri fronti, puo' essere anche positivo per la SAA e compagni!
Tutte benpensate ipotesi. Sono pero' convinto che gli strateghi dello SM Siriano e i comandi di Hetzbollah, Iran e Russia conoscano le loro possibilita' meglio di noi, strateghi benpensanti, ma sempre da tavolino!