Dopo gli intesi raid dei bombardieri Tu-22M3 decollati dalla Russia meridionale e transitati per lo spazio aereo prima iraniano e poi irakeno le località a Est di Palmyra hanno subito ieri altri venti attacchi 'tattici' da parte di bombardieri medi Su-24 e Su-34 dell'Aviazione Russa.
Gli aerei, decollati dalla base di Hymemim presso Latakia si sono concentrati a colpire concentrazioni di forze dell'ISIS al di là dell'incrocio di Talilah, specie vicino ad Arake e Sukhanah, località già prese di mira dagli attacchi di martedì.
Secondo quanto riferitoci da fonti degne di credito, questo intenso ritmo di bombardamenti russi a Est di Palmyra dovrebbe preludere a una prossima ripresa dell'offensiva governativa verso Arak e altre località dell'Est di Homs.
e vai! il picco negativo massimo dovrebbe essere ormai definitivamente alle spalle, da qui in avanti il perorso dovrebbe essere in discesa, la fine dei sogni dei sub-umani fratelli musulmani e wahabiti è ormai prossima, onore al Popolo Siriano ed al Suo Presidente Assad e a tutti quei Popoli loro amici.
RispondiEliminapurtroppo dopo la presa di Palmyra ed il successivo avanzamento verso Arak ( presa il 24/4 e Al Sukhna ( erano a pochi km il 10/6)i governativi hanno dovuto fare un passo o due indietro,adesso occorre comprendere se,dopo i bombardamenti russi, sarà possibile riprendere la strada in direzione Deir El Zor,ma ho l'impressione che i ciabattari pur utilizzando i ragazzini quindicenni,lotteranno per ogni metro,altro che "picco negativo"! Gianus non farti prendere dall'entusiasmo! Questi maledetti ciabattari sono degli ossi duri,i Russi lo hanno compreso dopo le speranze iniziali!
RispondiEliminanon è questione di entusiasmo ma piuttosto dell'osservare grandi cambiamenti soprattutto in occidente, dallo sputtanamento di blair sull'intervento in Irak, alle e-mail che mostrano le reali intenzioni della killary verso la Libia e le complicità del nano francese e di cameron, all'abbandono da parte degli americani dei loro terroristi preferiti, al passo indietro della turkia e sottotraccia anche al disimpegno del qatar, non bisogna dimenticare che le armi a daesh arrivvavano proprio via "moderati" ed interrompendo quei canali per daesh è la fine, del resto anche le dichiarazioni dei pochi leaders sub-umani rimasti in vita riportano che si stanno preparando alla fine del califfato, aggiungici anche i contatti ufficiali tra servizi segreti tedeschi e italiani col Leggittimo Governo Siriano che vorrebero essere preliminari al riallacciamento di rapporti diplomatici ed in prospettiva la fine delle sanzione uèh alla Siria, nonchè la prima intervista di una rete tv nazionale usa al Presidente Assad, le prese di posizione conflittuali con la politica usa da parte di sempre più autorevoli opinionisti sia in usa che in europa e per ultimo ma non meno importante il redivivo impegno a massacrae i ratti da parte dell'Aviazione della Federazione Russa, io vedo un quadro che sta mutando profondamente a favore della Lotta di Liberazione della Siria ed in maniera repentina, certo non si può vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, però le condizioni stanno diventando molto favorevoli sia sul campo mediatico e politico internazionale che sul terreno prettamente militare, Aleppo in questo senso è la chiave di volta che dovrebbe bruciare tutte le velleità del brutale regime dei mangia spazzatura, guerrafondai e distruttori di nazioni civili.
RispondiEliminaSi la situazione e' nettamente favorevole e questo e' preoccupante. Di solito quando prevale la ragione succede qualche fatto irrazionale.
EliminaOk,Gianus,adesso comprendo meglio il tuo " entusiasmo",sono d'accordo sulla tua analisi,non ho sentito le notizie in merito alla "fine del califfato",ma la sostanza non cambia....
EliminaAttendiamo con fiducia che il buon senso prevalga sulle fesserie!
Una cosa ormai è di una evidenza lapalissiana, l'aviazione è servita allo scopo per eliminare il commercio di petrolio, le infrastrutture ecc ma dopo un entusiasmo iniziale ogni osservatore si sarà accorto che è stata capace di contenere( e solo se usata massicciamente) ma non ribaltare in maniera definitiva le sorti del conflitto ,tant'è vero che i takfiri subiscono perdite ma si sono "intunnelati" o continuano a scorrazzare nel deserto con le loro tecniche,a fare operazioni di sorpresa, talvolta efficaci ed è un continuo ping pong ,prendi ,riperdi, riprendi in cui il bilancio definitivo è ancora troppo modesto per pensare ad una vera svolta in tempi brevi Piu' che si allungano i tempi piu'tutte questi innumerevoli raid e bombe sganciate cominciano ad essere un costo che puo' diventare insostenibile,un costo takfiri uccisi a fronte costo del raid troppo sbilanciato se non si hanno truppe di terra a sufficenza e determinate per fronteggiare la non facile situazioni di takfiri drogati e suicidi ed il cui numero sembra infinito
RispondiEliminaforse non hai ancora capito che la vera guerra per la Siria non si combatte in Siria ma nei colloqui tra le cancellerie usa e Russe, quando i sub-umani vengono abbandonati dai loro patrocinatori per via, ad esempio di un cambio drastico di consenso delle popolazioni occidentali, daesh sparisce in quattro e quattrotto, sono tenuti in vita solo perchè funzionali e quando non servono più diventano nient'altro che carne da macello, bisogna sempre tenere a mente che la risorsa fondamentale nelle guerre contemporanee è l'approvigionamento continuo di ricambi e munizioni, dato che le armi moderne hanno un consumo d'uso elevatissimo, anche quando si parla di pik-up toyota che nel deserto necessitano di manutenzione, assistenza e ricambi, quando la catena di supporto che permette al daesh di combattere si interrompe per loro è finita in breve tempo e senza alcuna possibilità di scampo.
EliminaMa non erano partiti nuovamente dalla Russia meridionale?
RispondiEliminaL'is come esercito non vale piu' niente, in Siria esistono ancora solo grazie ai "moderati" e a qualche sponsor che ancora ha qualcosa da guadagnare. In Iraq ci fanno il tiro al piccione con gli omini neri, sono temibili per le svbied e perché si trincerano spesso e volentieri nei centri abitati. In Siria i loro "micidiali" attacchi si concludono sempre in disfatte. Nusra e altri due o tre gruppi sono ancora pericolosi e in grado di creare problemi seri, fatti fuori loro la guerra finisce in fretta.
RispondiEliminaChe l'isis come esercito non valga piu' niente l'abbiamo visto con quella vera e propria disfatta ,dopo la passeggiata sull'autostrada verso Tabqa ,proprio perchè evidentemente se ne era ancora idiotamente sottovalutata la vitalità,lo vediamo anche da come stia ancora impegnando la periferia di Palmira che, se non fosse per l'aviazione Russa a contenerli, sarebbero già dentro.Che poi con l'aviazione da sola non si vincano le guerre è un dato di fatto riconosciuto Purtroppo sono ancora foraggiati ed hanno una buona organizzazione per farsi in proprio assistenza,fabbricare bombe ,mortai e esplosivo a non finire
RispondiEliminaChe l'isis come esercito non valga piu' niente l'abbiamo visto con quella vera e propria disfatta ,dopo la passeggiata sull'autostrada verso Tabqa ,proprio perchè evidentemente se ne era ancora idiotamente sottovalutata la vitalità,lo vediamo anche da come stia ancora impegnando la periferia di Palmira che, se non fosse per l'aviazione Russa a contenerli, sarebbero già dentro.Che poi con l'aviazione da sola non si vincano le guerre è un dato di fatto riconosciuto Purtroppo sono ancora foraggiati ed hanno una buona organizzazione per farsi in proprio assistenza,fabbricare bombe ,mortai e esplosivo a non finire
RispondiEliminaIn una settimana sono arrivati alle porte di Tabqa con una sola linea e in territorio completamente in mano all'is. Avevano altre priorita' prima di Tabqa. Palmira se ne sta tranquilla e' l'is che continua a essere suonato li intorno.
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