Rappresentanti della popolazione civile ancora presente nella cittadina dell'hinterland damasceno di Douma sono entrati in contatto con le autorità siriane per stabilire un canale di dialogo tra queste e i comandanti terroristi che dominano la zona.
Sembra infatti che sulla scorta di quanto successo a Qudsiyah e quanto sta succedendo ora a Moadimiyah e forse anche a Zakiyah, tutte località del Rif Dimashq che hanno concluso o iniziato trattative per l'evacuazione dei militanti jihadisti (o per la loro resa ai tribunali siriani per la riconciliazione nazionale) anche i takfiri di Douma stiano considerando una simile possibilità.
Con la perdita di Al-Rahyan e l'avanzata delle truppe governative fino sull'orlo del centro urbano é chiaro che Douma non può resistere ed eventualmente capitolerebbe dopo una sanguinosa e devastante battaglia casa per casa, quindi i terroristi di cittadinanza siriana preferirebbero abbandonare le armi e farsi giudicare dai tribunali di riconciliazione, mentre gli stranieri accetterebbero (dopo aver deposto le armi) di venire spostati in pullman verso la Provincia di Idlib.
sembra quasi impossibile che i ciabattari stiano divenendo " saggi"...ho visto ieri sera un filmato di quando i soldati tedeschi, nonostante i proclami di quel pazzo di Hitler,si arresero agli alleati ed ai russi! Ad un certo momento occorre decidere fra essere " macellati" o salvare la pelle!
RispondiEliminaSpostare centinaia di terroristi nell'Idlib può significare semplicemente ritardare il momento della battaglia finale e dei combattimenti all'ultimo sangue ... ma anche liberare intere aree del paese senza subire grandi perdite.
RispondiEliminaNon è detto, gli stranieri da Idlib possono andarsene attraversando la frontiera con la turchia.
EliminaIn effetti penso che molti terroristi trasferiti vicino al confine possano decidere di tornarsene a casa ... la guerra logora sopratutto chi capisce che la sta perdendo...
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