L'attacco era partito dalle posizioni del "Daash" sull'Isola Sakr ed era diretto verso il cuore del quartiere industriale di Al-Sinaa, controllato dall'Esercito Siriano; fortunatamente, dopo avere conquistato un molo fluviale, la "testa di ponte" dei terroristi veniva subito incapsulata e circondata e, al termine di un combattimento durato tre ore, veniva finalmente scardinata e respinta.
Successivi raid aerei di cacciabombardieri e interdittori leggeri (alcuni dei quali decollati direttamente dall'aeroporto di Deir Ezzour) colpivano il principale arsenale takfiro sulla stessa Isola Sakr, impedendo ai terroristi di ripetere il loro approccio offensivo contro il quartiere industriale di Al-Sinaa.
a volte sorge il dubbio, vedendo l'insensatezza e il reiterarsi di questi attacchi, che i loro padroni, i noti criminali anglo-sionisti-wahabiti-qatarioti, abbiano deciso che la partita è chiusa e ordinano questa follia con l'unico intento di liberarsi a ritmo industriale dei sub-umani, per i quali probabilmente non hanno alcun progetto alternativo nei cassetti e non sapendo dove collocarli vogliano così liberarsi di tale ingombro.
RispondiEliminaGianus, hai dimenticato il tuo padrepadrone, l'Imano spara goffaggini e menzogne!!
Eliminail "grande capo" Al Bagdadi grida : Vinceremo!
RispondiEliminae c'è gente che gli crede ancora!
Mi fà venire alla mente le scritte mussoliniane sui muri in Italia oppure il vecchio strillo "armiamoci e partite"!