Quasi cinquecento militanti takfiri che occupavano la cittadina di Al-Kiswah e i suoi dintorni nell'hinterland damasceno a Sud della capitale hanno raggiunto un accordo coi comandi dell'Esercito, iniziando le procedure di consegna delle armi e di resa.
Dopo contatti radiofonici e l'invio di messaggi scritti i terroristi si sono riuniti in colonna e hanno marciato fino al comando della 1a Divisione Corazzata di stanza nel Rif Dimashq, hanno ratificato le ultime clausole dell'accordo e hanno quindi iniziato a consegnare le armi, individuali, di squadra, pesanti e di supporto.
Come in altri casi i Siriani verranno separati dai forestieri, questi ultimi avranno la possibilità di venire portati in Provincia di Idlib dove potranno rimanere dilazionando solamente l'ora della propria morte oppure esfiltrare in Turchia lasciando il paese che hanno tentato invano di invadere e occupare.
dovete chiamare gli americani.....loro, che sono esperti in false flag, vuoi che.........misteriosamente e PER SBAGLIO un A-10 NON rieca a colpire un autobus carico di ratti?
RispondiEliminaPersonalmente rimango poco convinto che i turki se ne vorranno fare carico, rimango più dell'idea che Idlib sarà per loro l'equivalente di un inceneritore per rifiuti speciali, e questo, voglio dirlo sinceramente, mi riempie di gioia, MAKE SYRIA GREAT AGAIN.
RispondiEliminae forza con le KAB-500Kr-OD-E allora!!
Eliminacontrollate che non ci siano infiltrati di Usa, UK, Francia, Qatar, Turchia, Arabia Saudita,Israle e compagnia cantando!
RispondiEliminala parola data, si onora, costi quel che costi, ma tu queste cose non le puoi capire, sei italiano. pietro
RispondiEliminaSe non gli piacerà Idlib torneranno in europa via turchia, le nostre porte sono sempre aperte.
RispondiEliminaVA bene fare prigionieri ma bisogna tagliar loro le mani e rimandarli nei loro paesi che se ne faranno carico per tutta la loro infame vita restante.
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