Al contrario di quanto hanno propalato parlando come al solito a sproposito i soliti portasfiga, gufi, espertoni, vulcanoloeghi e altri perditempo (che dovrebbero imparare ad astenersi) la Russia non sta affatto smobilitando la propria presenza militare in Siria.
Continuando con i sistemi antiaerei e balistici, di cui abbiamo fornito prove dello schieramento del nuovo modello di Pantsir S2 e inoltre di cui é stata rilevata la presenza di ulteriori lanciatori Iskander nelle ultime settimane.
Adesso abbiamo anche la certezza assoluta del ritorno dei Su-25 a Hymemim, come annunciato e poi confermato sui nostri articoli precedenti e possiamo anche informare i nostri lettori che ben cinque navi da sbarco cariche fino all'orlo di materiale militare sono dirette verso Tartous.
Come vedete, Putin non ha nessuna intenzione di smobilitare o ridurre il suo sostegno militare alla Repubblica Araba Siriana che anzi ora deve venire aiutata ancora di più per cogliere i massimi frutti della sua superiorità strategica e operativa.
La pressione continua,e' evidente....probabilmente i russi hanno sperimentato i sistemi che gli che gli interessava provare della componente imbarcata(in cui problemi cmq si sono visti),dopodiche hanno ritirato
RispondiEliminala Kutnezov che va a rifarsi il trucco,del resto una delle sue funzioni,ovvero di aumentare il preso della squadra in funzione anti-nave nel caso di un colpo di cosa(e di testa) di obanana,ormai,con la prossima entrata in carica di Trump non e' piu' necessaria ;Sicuramente gli aerei basati a terra(con la disponibilita'di qualche missiletto di tanto in tanto quando il bersaglio ne vale la candela) sono piu'che idonei a fornire il supporto per continuare la spinta offensiva...