Un'unità della Marina Russa incrociante nelle acque antistanti la Siria ha lanciato ieri una salva di missili da crociera "Kalibr" contro obiettivi dell'ISIS nell'Est della Siria (Governatorato di Homs e Governatorato di Raqqa).
E' la prima volta da diverse settimane che la Marina Russa ricorre ai missili da crociera contro l'Est della Siria; missili che, ricordiamo, sono riservati a obiettivi ad alto e altissimo valore, come centri di comando e comunicazione e arsenali.
Vi sono due possibili spiegazioni per l'impiego di questo sistema d'arma dopo lungo tempo che non veniva più utilizzato:
a) dopo le notevoli avanzate e conquiste delle forze siriane sul terreno a Palmyra e dintorni i comandanti russi stanno notando nell'ISIS segnali di sfaldamento e cedimento più notevoli del solito e hanno quindi ordinato l'attacco per accelerare ulteriormente questo 'squagliamento' e trasformare le fughe e le ritirate da Palmyra e dintorni in una vera e propria rotta precipitosa che spalanchi vuoti davanti alle forze governative, per accelerare un'avanzata ancora più decisa verso Raqqa e magari anche Deir Ezzour.
b) gli attacchi sono stati portati per evitare che il "califfato" riesca a mobilitare le proprie ultime riserve in maniera concertata e coerente, evitando così il pericolo di attacchi diversivi e di controffensive verso i fianchi delle punte avanzate dell'Esercito Siriano e dei suoi alleati e ausliari.
Dopo questa dichiarazione. Mi sa tanto, che presto questi missili cadranno anche su Israele.
RispondiElimina19 / 3 2017.
Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman ha minacciato oggi di distruggere i sistemi di difesa aerea della Siria dopo che caccia israeliani sono stati presi di mira da missili terra-aria durante un’operazione in territorio siriano. “La prossima volta che i siriani useranno i loro sistemi di difesa aerea contro i nostri velivoli li distruggeremo senza la minima esitazione.
Damasco è sostenuto dalla Russia, Cina, movimento sciita libanese Hezbollah e dall’Iran.
Dr. Kahani, io aggiungerei
RispondiEliminac) distruzione di centri nato, gcc e mossad che avevano il compito di fornire intelligence per i raid della coalizione e dell'aviazione isisraelita contro Hetzbollah e Iraniani.
I rozzi mugiki sono un poco indispettiti e da par loro avvisano le volpi sioniste con l'unico linguaggio che capiscono.
RispondiEliminaSe non sono in grado di schivare S-200 e si fanno abbattere sul territorio israeliano cosa potranno fare quando i mugiki magari ancora più incazzati forniranno anti aerea ad Hezbollaz e magari Isklander all'esercito Siriano? E perché no dei Bramhos alla difesa costiera libanese?
Secondo me Bibi ha preso quello sbruffone giudeo rumeno di Lieberman per un orecchio e gli intimato per carità di stare zitto, gli israeliani di origine russa non apprezzano chi minaccia a vuoto.
Ivan
Israeliani lo negano. Damasco lo conferma: nella notte del 17, i suoi S-200 hanno abbattuto un caccia.
RispondiEliminaCerto è che le sirene d’allarme, come per un attacco aereo imminente, hanno suonato alle 2 del mattino in Israele, o per meglio dire nella colonia giudaica Aqwar presso il Giordano, mentre le esplosioni di missili lanciati dalla anti-aerea siriana facevano tremare i cieli di Sion. Il ministro giudaico della Difesa, la bestia Avigror Lieberman, a caldo ha ringhiato: “La prossima volta che i siriani useranno il loro sistema contro i nostri aerei, glielo distruggiamo senza la minima esitazione”. Poi, Mosca “ha chiesto spiegazioni” all’ambasciatore di Israele, convocandolo, e da allora la stampa ebraica ha cominciato a scrivere che lo Stato ebraico “non desidera altre tensioni”. Gli israeliani hanno dovuto lanciare missili Arrow, del sistema antimissile che è concepito per parare missili balistici; gli strateghi militari israeliani ammettono a mezza bocca che i missili siriani sono efficienti.