Ancora una orrenda strage di civili irakeni è avvenuta a Mosul, dove l'ISIS, fedele 'ascaro' di Washington e di Tel Aviv, pur essendo ridotto al controllo di pochi quartieri nella parte più vecchia della zona Ovest della città, non si astiene dal compiere le sue rappresaglie e carneficine contro vittime innocenti e inermi (le uniche, ormai, contro cui abbia qualche speranza di avere la meglio).
Il portale "Iraqi News" ha affermato che almeno quindici abitanti di Mosul Ovest sono stati trucidati dai takfiri dopo essersi opposti a che le loro case venissero trasformate in 'fortini' per contrastare la prossima avanzata delle truppe irakene che stanno liberando la città.
Altre fonti, che temiamo possano avere ragione, collocano invece "l'asticella" del bilancio della strage takfira a quarantadue uccisi.
Una parte di essi potrebbero anche essere stati assassinati per essersi rifiutati di unirsi alle bande armate dell'ISIS, ormai a corto di personale per le altissime perdite subite nelle ultime settimane di combattimenti.
Mi dispiace ma fessi. Dovevano fingere entusiasmo per la causa e, una volta ottenuto kalashnikov e munizioni dovevano far strage di takfiri
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