Quando si ha di fronte un bullo la cosa peggiore da fare è quella di cedere alle sue angherie, i codardi infatti vivono di intimidazioni e di fronte a una risposta determinata e coerente perdono la baldanza e si ritirano con la coda tra le gambe.
E' esattamente questo che é successo in Siria dove, dopo l'attacco aereo contro il convoglio delle Brigate Imam Ali di avantieri, l'avanzata dei rinforzi governativi verso la frontiera siro-irakena non solo non si é arrestata, ma, anzi, é stata accelerata e incrementata.
In questo modo i mangia-spazzatura a stelle e strisce hanno ricevuto la palla nel loro campo e potevano solo scegliere se ripetere nuovi attacchi, con ciascuno rischiando di portare la tensione con la Russia oltre il livello di guardia, oppure, vedendosi scoperto il bluff, cedere.
E hanno ceduto infatti, ordinando ai loro terroristi dell'FSA di abbandonare il varco di confine di Al-Tanf che già a sera della giornata di ieri era segnalato come abbandonato; contemporaneamente il Comando Siriano manteneva la sua determinazione e, prima di notte, truppe governative erano confermate agli incroci di Shaghm e di Zarqa.
Quest'ultimo si trova a 57 Km circa dal confine!
Gli americani sono come i cani
RispondiEliminaSe scappi ti inseguono
Se ti fermi si fermano
Se li insegui scappano
Khomeini
Sisisi è vero!!!!
EliminaPerfetto ! Gli USA sono sempre stati una "tigre di carta" militare. La loro unica "potenza" è quella dei bombardamenti a tappeto (ma a ragguardevolissima distanza di sicurezza, per carità, dato il famoso "coraggio" del soldato americano). Bombardamenti a tappeto che, a parità di condizione, saprebbero fare benissimo anche i pigmei.
EliminaL'avanzata verso il confine siro iracheno, porta a due conseguenze di alto valore strategico.
RispondiEliminaDa un lato la giusta considerazione espressa da Kahani, di aprire una autostrada di comunicazione tra il Libano e Teheran.
Dall'altro spezza la comunicazione della guerriglia wahabita con l'Isis. In sostanza dunque l'alleanza tra sauditi ed occidentali, non ha più la possibilità di alimentare i fronti militari attivi nel centro siriano e lungo la valle dell'Eufrate.
Evidente la presenza della strategia e della forza russa che, da secoli, sa che il nemico, separato dalle sue salmerie, e' destinato a soccombere.
Ci vuole coraggio a compiere balzi cosi determinanti nel deserto, che espongono ad attacchi laterali. Ma se l'autostrada regge grazie a moderni monitoraggi ed attacchi aereospaziali, questa avanzata avvicina molto il momento della vittoria finale del Presidente Assad. Che la gloria gli arrida!
Federico