Ufficialmente il programma forniva armi, munizioni e materiali ai 'tagliagole moderati', ma in realtà tutto l'hardware fornito da CIA e Dipartimento di Stato veniva poi scambiato, ceduto, venduto fino ad arrivare in mano di Al Nusra, ISIS e altre formazioni del genere.
Le consegne di armi ai terroristi erano un cardine della politica estera del Nobel per la Pace Barack Obana; Trump invece le ha finalmente interrotte.
Certo, Trump continua a sostenere i traditori curdi, e pochi mesi fa ha lanciato missili contro una base aerea siriana; tuttavia sembra possedere ancora dei margini di manovra rispetto allo Stato Profondo che vorrebbe manipolarlo o eliminarlo.
E comunque, molto meglio lui della Clinton.
Secondo me non lo sa nemmeno lui cosa deve fare,se perso nei meandri della politica
RispondiEliminala faccenda dei curdi è molto più complicata perchè ci sono di mezzo i Turchi.
RispondiEliminaInfatti è previsto un incontro con i turchi proprio per discutere la situazione.
Che i curdi possano essere dei "traditori" o meno dipenderà dagli accordi turco americani! Sono loro che decideranno!
Per ora gli USA se ne sono serviti ,,,,vedarem!
Lui intinge il ciuffo bella tempera, e poi schiacciandolo su un foglio ne legge il disegno. In seguito prende le decisioni che possono cambiare la vita e gli andamenti geopolitici.
RispondiEliminaSi, anche a mè sembra che Trump, abbia ancora dei margini di manovra rispetto allo Stato Profondo (come sustenuto nel presente articolo). L'importante è che almeno abbia (speriamo) cessato, rifornimento e addestramento ai gruppi terroristici; per i curdi poi si vedrà. La politica è una cosa tortuosa, e in special modo, se si vuole cambiare direzione, questa viene fatta in modo graduale.
RispondiEliminaN.B.- Almeno, questo lo si deve dar atto; tale furdokan, aveva detto pochi giorni fà, che avrebbe mandato 80 o 90.000 uomini per Raqqah, ma gli amerikani si sono opposti in maniera decisa.
Marcus Claudius Marcellus