A meno di un mese dalla dichiarazione definitiva di vittoria a Mosul l'ISIS era pronto, usando agenti infiltrati e cellule 'dormienti' a tentare di vendicare quell'enorme smacco con attentati di alto profilo contro le città sacre sciite di Karbala e Najaf.
Le due città, davanti alle quali tre anni fa sorse il miracoloso muro delle milizie di mobilitazione popolare armate ed equipaggiate dalla Guardia Rivoluzionaria iraniana e guidate alla vittoria di Qassem Soleimani, ospitano infatti i sacrari dell'Imam Ali (Najaf) e dell'Imam Hussein (Karbala), rispettivamente primo e terzo imam dello sciismo duodecimano e discendenti diretti di Maometto.
A Najaf inoltre risiede l'Ayatollah Sistani, massimo referente religioso dello sciismo irakeno.
Tutti questi luoghi erano negli obiettivi del complotto takfiro che per fortuna é stato scoperto e sventato dai servizi di sicurezza.
Ufficiali irakeni in anonimato hanno rivelato la scoperta del piano e la rapida azione che ha assicurato alla giustizia i suoi perpetratori.
Nessun commento:
Posta un commento