venerdì 10 novembre 2017

Attenzione! Perché dietro i travagli che scuotono l'Arabia Saudita potrebbe esserci "More than Meets the Eye!"

Illustrazione-"nostalgia" (il vostro amabile caporedattore é pur sempre un figlio degli Anni '80) per introdurre, con una giocosa citazione, un punto di vista alternativo (ma secondo me abbastanza degno di considerazione) sui recenti eventi in Arabia Saudita.

Già perché alla visione "standard" (Riyadh, pedina di Usa e Tel Aviv, vuole destabilizzare il Libano per lanciare la prossima sfida all'Asse della Resistenza...) se ne può, almeno in via ipotetica affiancare una seconda, apparentemente contro-intuitiva, ma, se ci si riflette un attimo, forse più in 'sintonia' con alcuni recenti sviluppi geopolitici.



Ricordiamo che recentemente Re Salman é andato a visitare Vladimir Putin, e Russia e Sauditi hanno siglato il contratto per la vendita del sistema antiaereo S-400.

I Sauditi avrebbero intenzione di destabilizzare il Libano? Possibile, ma, allora, perché 'costringere' alle dimissioni il loro migliore agente in Libano (Hariri é nato in Arabia Saudita e possiede doppia cittadinanza).

Del resto, Hariri era legatissimo al precedente erede al trono, Principe Bin Nayef, anzi, se si va a guardare, quasi tutti gli arrestati della recente "purga" promossa da Mohammed Bin Salman, erano tutti molto legati alla CIA e allo 'stato profondo' neocon e democratico.

Gli arresti non vogliono solo dire potenziali oppositori alla successione Salman-Mohammed bloccati e sotto sorveglianza ma anche miliardi di dollari di conti correnti, società, azioni, titoli che vengono bloccati, sequestrati, confiscati.

Per far fronte all'enorme crisi di liquidità prima si pensava che Riyadh avrebbe dovuto collocare sul mercato parte delle azioni dell'ARAMCO (la compagnia petrolifera di Stato); adesso invece con i fondi e gli 'assetti' sequestrati ai potenziali oppositori è molto probabile che ciò non sarà più necessario.

Esiste la concreta possibilità che, oltre che per facilitare la successione diretta padre-figlio tra Salman e Mohammed (che sancirebbe quindi la fine della politica del trono passato 'lateralmente' a fratelli e fratellastri, ideata proprio per evitare questo tipo di scene elisabettiane) il "repulisti" in corso serva anche a creare 'spazio di manovra' geopolitico affinché Riyadh possa allentare via via i legami con Washington e avvicinarsi all'asse Mosca-Beijing...riposizionamento epocale che potrebbe concludersi con l'accettazione da parte saudita di commerciare almeno una parte del suo petrolio con una valuta di riferimento che non sia più il 'petrodollaro'.

Troppa fantasia?

Vedremo.



8 commenti:

  1. Vedremo, se moriranno in un attentato vorrà dire che era giusta l'ipotesi.

    Mondo cane...

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    1. Temo che, purtroppo, si tratti di pura fantasia. Lo scalpitante rampollo saudita si muove su ordine e disposizione del suo vero padrone, Jared Kuschner, il genero di Trump. L'Arabia Saudita è solo il golem usato per i fini geostrategici dello stato sionista.

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  2. che cartone animato o fumetto è quello in figuta?

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    1. E' una delle illustrazioni originali che accompagnavano il lancio della linea di giocattoli "Transformers", il cui 'motto' in Inglese era (appunto come cito nel titolo) "More than meets the Eye".

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    2. Grandissimo Suleiman! Io sono nato nel 1985, e me li ricordo bene :) Che nostalgia...

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  3. Ma non mi dire.Fosse così allora sarebbe un altra botta al drago a 7 teste che comincerebbe ad agitarsi menando colpi all'impazzata a dx e sin.Non è ancora agonizzante,il drago,e potrebbe causare tragedie in giro per il mondo nel tentativo scomposto di riaffermare la sua autorità

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  4. Possibile, ma temo che gli omini verdo oltre Atlantico non lo permetteranno. Se il petrolio saudita venisse solo in parte commerciato in altra valuta, per loro sarebbe una catastrofe epocale dacchè tutti si renderebbero conto che i troppi dollari stampati valgono meno delle feci di un cane diarroico e Wall Street farebbe un botto cosmico...

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