Nella fertile piana dell'Oronte, Al-Rastan, circondata da oltre due anni, è oggetto proprio in queste ore di una massiccia offensiva delle forze armate siriane.
I nostri contatti in loco, oltre a comunicarci l'ormai avvenuta conquista della cittadina di Maksam al-Hamrat ci segnalano che "quasi tutti i mezzi e gli equipaggiamenti in uso dalle forze armate siriane sembrano nuovi di zecca".
In particolare tra le fila siriane si conterebbero diversi carri armati T-90 (la foto é di repertorio).
Questo fatto ci ha portato a ricordare il recente invio in Siria da parte russa di nuovi materiali militari, che sono arrivati sia con navi mercantili che con i trasporti da sbarco "Cesar Kunikov" e "Aleksandr Otrakovskij".
Non é affatto esercizio vano ritenere che l'attacco per la riduzione di quest'altra 'sacca' che a lungo ha tenuto immobilizzate sul suo perimetro considerevoli forze governative sia stato reso possibile proprio dai nuovi mezzi arrivati dalla Russia, e sia da inscrivere in una decisione di Mosca di velocizzare la soluzione militare della questione siriana.
eliminare i ratti di fogna pagati da Usraele, ovunque siano ! Quando la Siria sara' completamente liberata, sara' un favore anche per noi europei,quelli che amano la verita' e la liberta' dall'oppressione giudea.
RispondiEliminaAr Rastan ripresa significherebbe riportare la A5 sotto il controllo governativo.
RispondiEliminaPasso fondamentale per liberare la Siria dai pazzi
Federico