Come facilmente ci si può aspettare riguardo a uno sviluppo che potrebbe rivoluzionare per sempre la situazione strategica su una vasta porzione di territorio siriano la questione del presunto accordo tra Curdi e autorità governative per un ingresso concertato di truppe siriane nel cantone di Afrin ha scatenato vortici di "si dice" e "risulta" che riportano ciascuno una versione e una prospettiva diversa.
Se ieri in serata circolavano infatti voci di un collasso delle trattative tra Comando Siriano e milizia YPG curda, che si diceva avesse NUOVAMENTE rifiutato di consegnare le armi pesanti mano a mano che fosse proseguito lo schieramento dei reparti siriani ad Afrin e dintorni, adesso da poche ore circola la voce totalmente opposta, secondo la quale, anzi, la logistica dell'Esercito Siriano starebbe già facendo preparativi per la prossima avanzata di diversi reparti nel cantone curdo.
A sostegno di questa voce ci sarebbe un articolo della versione russa di "Al-Mayadeen" che riporterebbe le dichiarazioni di un portavoce dell'YPG di nome Rezan Khiddu (o Hiddu, a seconda di come si traslitteri dal cirillico).
Riportiamo tale voce per coerenza e completezza, come sempre con 'caveat' e attendendo ulteriori sviluppi.
Curdi,popolo perseguitato e bistrattato alla perenne ricerca della 'TERRA PROMESSA'composto da briganti,ladri,assasini,razzisti e viscidi traditori
RispondiEliminaA pensarci bene noto una certa somiglianza al 'POPOLO ELETTO'
Guardando il bignami delle rivoluzioni colorate che hanno ritrasmesso ieri sera alla tivvi' dicevano che le guerre erano Iraq, Sira in due fasi e kurdistan e poi gli usa vanno giu'. Chissa se le azzeccano tutte.
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