sabato 24 novembre 2018
Il nuovo Parlamento irakeno chiede che anche gli ultimi militari Usa nel paese lo abbandonino definitivamente!
I legislatori irakeni hanno chiesto il ritiro delle truppe statunitensi, dicendo che non vedono alcuna giustificazione per la presenza di truppe straniere circa un anno dopo la sconfitta del gruppo terrorista Daesh in Irak.
La presenza americana "è, a mio parere, una violazione della sovranità irachena", ha detto a Press TV venerdì Amer al-Shebli, un parlamentare. "Dopo aver vinto il terrorismo, il precedente Parlamento avrebbe dovuto intraprendere un'azione seria per costringere tutte le forze straniere a lasciare l'Irak", ha aggiunto il deputato.
"La sovranità è il bene più prezioso in qualsiasi nazione. I sacrifici del popolo irakeno nella loro lotta contro Daesh mostrano quanto sia importante per loro la sovranità del loro paese. Oggi nessun paese permetterà basi militari straniere sulla sua terra ", ha detto un altro parlamentare Kadhim al-Sayadi.
Alcuni legislatori hanno affermato che la presenza delle forze statunitensi in Irak doveva basarsi su un quadro legale.
"La presenza di qualsiasi forza straniera all'interno dell'Iraq può essere fatta solo attraverso accordi con il governo iracheno, e questi accordi non possono essere approvati senza l'approvazione del Parlamento", ha detto il deputato Diar Barawri.
Von Otto Bismarck: “un russo non si fida neppure di sé stesso”.
RispondiEliminaFiguriamoci se gli irakeni possono fidarsi degli USA e lasciarli scorrazzare liberi per tutto il Medio Oriente (come hanno già fatto con l'Isis). A casa, ci pensano gli irakeni all'Iraq e nessuno altro, tanto meno se devono fidarsi di una potenza straniera che viola i trattati dai tempi della sua fondazione.
Arzegan
Sono come le piattole, scrollarseli di dosso non è facile, bisognerà usare le maniere forti.
RispondiEliminaUsa e getta
RispondiEliminaIl nuovo Parlamento irakeno chiede che anche gli ultimi terroristi Usa di lasciare il paese!
RispondiEliminaAnche il nostro Parlamento dovrebbe fare la stessa istanza. Via le basi USA e Nato dall'italia.
RispondiEliminail pretesto per invasione erano le inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam ovvero Saddam stesso, che aveva osato quotare e vendere il petrolio in euro anziché in dollari: e non esistono più né Saddam né i suoi figli. Pretesto x restare era la lotta al Daesh, che tutto il mondo sa bene essere creatura degli yankee. E l'ISIS in Iraq non c'è più. Date queste premesse inconfutabili, governo irakeno deve mettere Washington con le spalle al muro, ponendo il problema alle Nazioni Unite (benché Organismo fantoccio). Oseranno yankee sputtanarsi sfacciatamente, votando contro o ponendo il veto ad una risoluzione che chieda ritiro di truppe straniere?
RispondiEliminaPurtroppo invece l'ISIS è ancora molto attivo in Iraq, anche se non possiede città e villaggi come una volta,
EliminaNo, affatto, sono pochi cani sciolti senza una rete e senza una struttura.
EliminaMa quotidianamente leggo in questo sito che rompono ancora le palle purtroppo:
Eliminahttps://isis.liveuamap.com/en/2018/22-november-isis-supporters-claims-3rd-attack-on-isf-checkpoint